Napoli, 22 settembre 2025 – Migliaia di persone hanno partecipato oggi a Napoli al corteo organizzato dalla Cgil in occasione dello sciopero generale nazionale, che ha visto manifestazioni in 75 città italiane. Il corteo partito da piazza del Gesù ha attraversato il centro della città fino a piazza Municipio, richiamando l’attenzione sui temi centrali della protesta contro la legge di bilancio del Governo.
Lo sciopero e le ragioni della mobilitazione

La manifestazione, come spiegato dal segretario regionale della Cgil, Nicola Ricci, rappresenta “un segnale forte al Governo, che con la legge di bilancio non risponde adeguatamente ai bisogni di lavoratrici e lavoratori, pensionati, giovani e famiglie”. Ricci ha sottolineato le difficoltà particolarmente gravi che vive la sanità in Campania e nel Mezzogiorno, evidenziando come la carenza di risorse e personale stia spingendo molti cittadini ad emigrare al Nord per cure mediche. “Occorrono assunzioni immediate per evitare il collasso del sistema sanitario”, ha aggiunto.
Luigi Giove, segretario confederale della Cgil, ha definito insufficiente l’aumento salariale previsto dalla manovra: “Tre euro in più al mese sono una miseria, servirebbe una manovra vera che dia risposte concrete a lavoratori e pensionati”. La protesta si inserisce in un contesto di forte adesione allo sciopero generale a livello nazionale, con oltre il 70% di lavoratrici e lavoratori che hanno incrociato le braccia, e manifestazioni di massa in 43 piazze italiane.
La manifestazione a Napoli: numeri, percorsi e adesioni
A Napoli, il corteo ha visto la partecipazione di oltre 30 mila persone, secondo le stime degli organizzatori. Il corteo si è mosso da piazza del Gesù verso piazza Municipio, attraversando vie simboliche della città e toccando luoghi strategici come la stazione centrale e il porto. Numerosi medici in camice bianco hanno aderito allo sciopero, scandendo slogan contro le politiche sanitarie del Parlamento.
Nel pomeriggio, il corteo ha raggiunto le banchine del porto, dove i manifestanti hanno espresso solidarietà con la causa palestinese, con slogan contro lo Stato di Israele, e successivamente si è diretto verso la Prefettura in piazza del Plebiscito. Tra i partecipanti, oltre a rappresentanti sindacali, anche esponenti politici, artisti e associazioni locali.
Lo sciopero ha paralizzato alcuni servizi di trasporto pubblico: sospese le funicolari di Chiaia e Centrale, mentre la metropolitana ha operato con corse ridotte. Disagi si sono registrati anche per le linee di superficie, con un impatto significativo sugli spostamenti cittadini.
La mobilitazione napoletana si inserisce in una giornata di grande partecipazione nazionale, con cortei e manifestazioni in diverse città italiane, da Roma a Torino, dove si sono registrati momenti di tensione e scontri tra manifestanti e forze dell’ordine. La Cgil e la Uil hanno definito “altissima” l’adesione allo sciopero e hanno ribadito la necessità di modificare la legge di bilancio per tutelare i diritti e le condizioni di vita delle lavoratrici e dei lavoratori italiani.






