Genova, 4 dicembre 2025 – È partito dai giardini Melis di Genova Cornigliano il corteo dello sciopero generale convocato dai sindacati metalmeccanici in difesa dei lavoratori ex Ilva. Lo striscione di apertura recitava “Genova lotta per l’industria”, a sottolineare la forte coesione tra i dipendenti delle principali aziende del territorio. In piazza sono scesi lavoratori di realtà come Ansaldo Energia, Piaggio Aerospace, Fincantieri e altre imprese, manifestando in solidarietà con il settore siderurgico e industriale genovese.
La mobilitazione dei lavoratori ex Ilva
Tra i manifestanti, la presenza della sindaca di Genova, Silvia Salis, ha evidenziato l’impegno delle istituzioni locali a fianco della protesta. I lavoratori ex Ilva hanno portato in corteo quattro mezzi pesanti della fabbrica, simbolo tangibile della loro lotta per la tutela dell’occupazione e della produzione. Michele De Palma, segretario generale della Fiom Cgil, ha dichiarato: “Stiamo scioperando per la dignità del lavoro. È inaccettabile che il governo, dopo aver presentato un piano condiviso che prevedeva la continuità produttiva con tre DRI (Direct Reduced Iron) e quattro forni elettrici, di cui uno a Genova, abbia poi deciso di fermare tutti gli impianti.”
La vertenza e le richieste sindacali
Il piano governativo iniziale, sostenuto dai sindacati, mirava non solo a garantire la continuità lavorativa ma anche a perseguire un processo di decarbonizzazione delle attività industriali, fondamentale per la sostenibilità ambientale del polo siderurgico. Il repentino cambio di strategia ha generato forte scontento nelle maestranze, che vedono ora a rischio il futuro industriale di Genova e la stabilità occupazionale di migliaia di lavoratori. La manifestazione, che ha raccolto diverse centinaia di persone, si inserisce in un contesto di crescente tensione nel settore metalmeccanico e siderurgico della città ligure, da sempre cuore pulsante dell’industria italiana.
Il corteo, partito in mattinata, ha attraversato le principali vie industriali e si è concluso senza incidenti, con l’impegno di continuare la mobilitazione fino a ottenere risposte concrete dal governo e dalle istituzioni competenti.






