Novembre, a partire dal 4, si conferma un mese segnato da numerose agitazioni sindacali che coinvolgono vari settori strategici del Paese. Gli scioperi programmati interesseranno trasporti, scuola, sanità e servizi pubblici, con un picco previsto per il 28 novembre, quando è indetto uno sciopero generale nazionale che coinvolgerà lavoratori pubblici e privati in tutta Italia.
Dal 4 novembre il via: scioperi nel settore scuola e sanità
Il 4 novembre è stato proclamato uno sciopero nazionale del comparto scuola e università, promosso dal sindacato Sisa e dall’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e università. La protesta coinvolgerà tutto il personale docente, dirigente e Ata, con contratti a tempo indeterminato e determinato, anche all’estero. Il giorno successivo, 5 novembre, è atteso lo sciopero dei medici di medicina generale, indetto da Snami, contro il progetto di “ruolo unico” che rischia di azzerare l’autonomia professionale dei medici di famiglia, come evidenziato da Angelo Testa, presidente del sindacato.
Il 6 novembre, quasi 60mila dipendenti e collaboratori delle farmacie private scenderanno in sciopero per 24 ore, sostenendo il rinnovo del contratto collettivo nazionale scaduto ad agosto 2024. La mobilitazione è indetta da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e mira a ottenere un riconoscimento del reale valore della professione da parte di Federfarma. Nella stessa giornata, è previsto anche uno sciopero del personale del comune di Bologna, sempre di 24 ore, per richiedere un aumento salariale che da tempo è al centro di una vertenza con Palazzo d’Accursio.
Scioperi nel trasporto pubblico e aereo
Il settore trasporti sarà particolarmente colpito da diverse agitazioni. Il 7 novembre, ad esempio, è previsto uno sciopero di 24 ore da parte di Al-Cobas che coinvolgerà tutto il personale del gruppo Atm di Milano, con possibili disagi su metro, tram e mezzi di superficie. In questa occasione, come di consueto, saranno garantite le fasce orarie di garanzia fino alle 8.45 e dalle 15 alle 18.
Un’ulteriore protesta interesserà il trasporto pubblico locale il giorno 8 novembre, con uno sciopero di 24 ore senza fasce di garanzia, proclamato da diverse sigle sindacali. Saranno a rischio bus, tram e metropolitane in molte città italiane, mentre non aderiranno alla protesta Trenitalia, Italo e Trenord. L’agitazione nasce anche in risposta ai tagli di 1,5 miliardi di euro al fondo per il trasporto pubblico locale evidenziati da Stefano Malorgio, segretario generale della Filt Cgil.
Il 14 novembre, il personale di Enav incrocerà le braccia per quattro ore, dalle 13 alle 17, in una mobilitazione indetta da Astra, la nuova associazione sindacale del traffico aereo. Lo sciopero coinvolgerà anche il personale di volo e addetti ai servizi aeroportuali, con possibili disagi negli scali, soprattutto a Milano Malpensa.
Sciopero generale e ulteriori agitazioni
L’attenzione sarà massima per il 28 novembre, giornata in cui Usb, Cub, Cobas, Adl, Clap e Sial hanno convocato uno sciopero generale nazionale che interesserà tutti i settori pubblici e privati. Nelle 24 ore di mobilitazione, che inizieranno alle 21 del 27 novembre per il settore ferroviario e alle 22 per il personale autostradale, si prevedono ritardi, cancellazioni e forti limitazioni di servizio su rotaie, autostrade e aeroporti.
Contemporaneamente, dal 28 al 30 novembre, gli avvocati di Roma osserveranno un’astensione dalle udienze nel settore penale, mentre il 30 novembre il sindacato Confial-trasporti ha proclamato uno sciopero di 4 ore per il personale Atm di Milano.
Il fitto calendario di scioperi di novembre riflette la tensione in diversi comparti, con richieste di rinnovi contrattuali, miglioramenti salariali e difesa dell’autonomia professionale che restano al centro del confronto tra lavoratori, sindacati e istituzioni.






