St. Pölten, Austria – 11 agosto 2025. Un uomo ha rischiato la vita in una drammatica vicenda avvenuta sabato sera nella città di St. Pölten, capitale della Bassa Austria. L’episodio ha coinvolto un passeggero di un treno Railjet diretto da Zurigo a Vienna, che, sceso dal convoglio per fumare una sigaretta, ha tentato di risalire mentre il treno stava già ripartendo.
Il pericolo di aggrapparsi a un treno in movimento
Secondo la ricostruzione fornita da Herbert Hofer, portavoce delle Ferrovie austriache, l’uomo si è aggrappato alla porta esterna del treno, venendo trascinato per diversi metri. Solo grazie alla pronta reazione del capotreno, che ha effettuato una frenata d’emergenza, è stato possibile recuperarlo e farlo salire nuovamente a bordo. Questo evento ha provocato un ritardo di sette minuti al convoglio, ma soprattutto ha messo in rilievo la gravità di comportamenti irresponsabili che possono mettere a rischio non solo la vita di chi si espone, ma anche quella di chi cerca di intervenire in situazioni di emergenza.
I treni Railjet possono raggiungere velocità fino a 230 km/h, anche se non è stato chiarito a quale velocità viaggiasse il treno al momento dell’incidente. Hofer ha evidenziato la pericolosità di queste azioni: “Di solito questo tipo di episodi finisce tragicamente”.
Altri casi simili in Europa e in Italia
Non si tratta di un caso isolato in Europa. Nel gennaio scorso, un uomo ungherese di 40 anni si era aggrappato a un treno tedesco ad alta velocità per ben 32 chilometri, sempre per fumare una sigaretta, riuscendo fortunatamente a salvarsi senza ferite.
Anche in Italia si registrano episodi analoghi, spesso legati a pratiche pericolose come il cosiddetto train surfing, una moda pericolosa diffusasi tra i giovani, che consiste nell’aggrapparsi all’esterno dei treni in movimento.
Nel 2024 un diciottenne si è aggrappato per circa 100 chilometri alla coda di un Intercity tra Civitanova Marche e Pescara. Il giovane è stato soccorso dal personale ferroviario e successivamente sanzionato con una multa di 516 euro.
In un episodio ancora più tragico, avvenuto a Santhià, in provincia di Vercelli, un giovane straniero è morto aggrappandosi all’esterno di un treno regionale partito da Milano e diretto a Torino. Il convoglio, dopo la ripartenza dalla stazione di Santhià, si è fermato solo otto minuti dopo a Bianzé, dove è stato ritrovato il corpo senza vita del ragazzo.
La diffusione del fenomeno e i rischi per la sicurezza ferroviaria
Questi episodi sottolineano il crescente problema della sicurezza ferroviaria legata a comportamenti imprudenti o addirittura intenzionali di sfida verso le regole. La pratica del train surfing è spesso associata a challenge sui social media, con giovani che rischiano la vita per ottenere visibilità online. In Italia, sebbene la diffusione sembri meno capillare rispetto ad altri Paesi, continuano a verificarsi incidenti che richiamano l’attenzione delle autorità e delle compagnie ferroviarie.


