Milano, 24 settembre 2025 – È iniziato oggi presso il tribunale di Milano il processo relativo al licenziamento della maschera del Teatro alla Scala che, lo scorso 4 maggio, durante un concerto in occasione del meeting annuale della Asian Development Bank (ADB), ha pronunciato lo slogan “Palestina libera” alla presenza della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Il caso della maschera del Teatro alla Scala

La vicenda risale all’evento tenutosi all’Allianz MiCo – Milano Convention Centre, dove si stava svolgendo il 58º Meeting Annuale del Consiglio dei Governatori dell’Asian Development Bank, istituzione internazionale con 68 paesi membri dedicata alla promozione dello sviluppo sostenibile nell’area Asia-Pacifico. Durante il concerto, la maschera ha urlato lo slogan politico proprio mentre la Presidente del Consiglio Meloni, prima donna a ricoprire questo incarico nella storia italiana, faceva il suo ingresso in sala.
Il licenziamento della dipendente è stato contestato dalla stessa interessata e dal sindacato CUB (Confederazione Unitaria di Base), che la assiste nel procedimento legale. All’udienza odierna, definita interlocutoria, la rappresentante sindacale Jessica Todaro ha ribadito: “La maschera ha confermato quanto accaduto, non c’è nulla da nascondere. Gridare ‘Palestina libera’ non è un reato. Si tratta di un licenziamento politico, un modo per punirla dopo aver fatto fare una figuraccia al Teatro alla Scala e al nuovo sovrintendente Ortombrina davanti a Meloni e al governo israeliano presente al concerto”.
Il contesto istituzionale e politico
La presenza di Giorgia Meloni all’evento milanese sottolinea l’importanza internazionale del meeting ADB, che si è svolto dal 4 al 7 maggio 2025, coinvolgendo oltre 5.000 delegati tra ministri delle finanze, governatori di banche centrali e rappresentanti di settore pubblico e privato dei paesi membri. Il tema scelto per questa edizione è stato “Condividere Esperienze, Costruire il Domani“, focalizzato su sviluppo sostenibile, innovazione digitale, finanza inclusiva e partenariati pubblico-privati.
L’evento ha rappresentato un’opportunità rilevante per l’Italia e per Milano, ospitando per la prima volta un appuntamento di tale portata dell’ADB e rilanciando il ruolo del nostro paese nelle dinamiche di cooperazione internazionale e sviluppo economico.
Resta ora da definire l’esito del processo, mentre continua il dibattito sull’equilibrio tra diritto di espressione individuale e responsabilità istituzionali in contesti pubblici di alta rappresentanza politica e culturale.
Fonte: Roberto Smaldore - Milano, parte il processo per la maschera che urlò "Palestina libera": "Licenziamento politico"






