Lo scafista è ritenuto responsabile del trasporto di circa settanta migranti a bordo di un barchino in vetroresina lungo appena 10 metri, un’imbarcazione giudicata inadatta alla traversata e pericolosa per la vita e l’incolumità delle persone a bordo
Lampedusa, 28 luglio 2025 – La Procura di Agrigento, insieme alla Polizia e alla Guardia di Finanza della sezione di Lampedusa, ha eseguito il decreto di fermo nei confronti di un cittadino egiziano accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’uomo è ritenuto responsabile del trasporto di circa settanta migranti a bordo di un barchino in vetroresina lungo appena 10 metri, un’imbarcazione giudicata inadatta alla traversata e pericolosa per la vita e l’incolumità delle persone a bordo.
Il fermo dello scafista e il soccorso a Lampedusa
Durante le operazioni di soccorso, il sospettato – con il volto coperto da un passamontagna nero – non ha rispettato l’ordine di fermare la navigazione, aumentando invece la velocità nel tentativo di impedire l’intervento delle autorità. L’inseguimento, durato oltre venti minuti, si è concluso con l’arresto dell’uomo, che è stato poi condotto presso il carcere di Agrigento. La traversata ha visto i migranti esposti a pericoli estremi a causa delle condizioni precarie del barchino.
Il contesto migratorio a Lampedusa
Lampedusa continua a essere un punto nevralgico per gli sbarchi nel Mediterraneo, teatro di numerose operazioni di soccorso e di indagini giudiziarie. La pericolosità dei viaggi effettuati su imbarcazioni di fortuna e la costante attività degli scafisti rappresentano una sfida per le autorità locali e nazionali. La Procura di Agrigento mantiene alta l’attenzione su questi fenomeni.
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