SALERNO, 27 maggio – Un cittadino egiziano e un minorenne sudanese sono stati posti sotto fermo dopo lo sbarco di 252 migranti nel porto di Salerno. Sono indagati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e sospettati di aver condotto un natante partito dalle coste libiche. Tra i migranti, di varie nazionalità, vi sono somali, eretrei, maliani, egiziani, camerunesi, etiiopi e siriaci. I fermati sono stati trasferiti nel carcere cittadino e nel CPA di Napoli in attesa di convalida
Nella serata del 26 maggio 2025, a Salerno, si è registrato un importante intervento delle forze dell’ordine, che ha portato all’arresto di un cittadino egiziano e di un cittadino sudanese minorenne, entrambi accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Questo arresto è avvenuto poche ore dopo lo sbarco di 252 migranti, recuperati in mare dalla nave Solidaire nelle acque internazionali tra Libia e Malta.
Operazione di soccorso e accoglienza
L’operazione di soccorso ha avuto luogo tra il 22 e il 23 maggio, quando le imbarcazioni, partite dalle coste libiche, sono state intercettate e assistite dalla nave di soccorso. I 252 migranti, provenienti da diverse nazionalità come Somalia, Eritrea, Mali, Egitto, Camerun, Etiopia e Siria, sono stati accolti nel porto di Salerno, dove hanno ricevuto le prime cure e assistenza. Le loro condizioni fisiche sono state valutate dal personale sanitario presente, e molti di loro hanno manifestato segni di affaticamento e disidratazione, comuni tra coloro che affrontano viaggi così pericolosi.
Rete di traffico e indagini
I due fermati, ora a disposizione dell’Autorità giudiziaria, sono sospettati di essere i conducenti del natante utilizzato per il trasporto dei migranti. Il cittadino egiziano è stato trasferito nel carcere di Salerno, mentre il minorenne è stato portato al Centro di prima accoglienza di Napoli. Le indagini sono in corso per accertare ulteriori dettagli sulla rete di trafficanti coinvolti e sulla modalità di organizzazione dei viaggi.
Crescita dei flussi migratori
Le operazioni di soccorso come quella avvenuta a Salerno sono diventate sempre più frequenti negli ultimi anni, in risposta all’aumento dei flussi migratori via mare. La tratta dal Nord Africa all’Europa continua a presentare gravi rischi, con numerosi naufragi che hanno già causato la morte di migliaia di persone. Secondo i dati delle organizzazioni umanitarie, il numero di migranti che affrontano il Mediterraneo per cercare una vita migliore è in continua crescita, mentre le condizioni di partenza nei paesi d’origine, come la Libia, rimangono instabili e pericolose.
Le autorità italiane e le ONG stanno intensificando gli sforzi per contrastare il traffico di esseri umani, ma la situazione resta complessa e delicata, con implicazioni legali e umanitarie significative. Le indagini su questo caso specifico potrebbero portare a nuove scoperte riguardo alle modalità operative degli scafisti e alle reti di traffico che sfruttano la disperazione di molte persone in cerca di salvezza.






