Nel corso del primo evento pubblico dell’associazione ‘Sara Campanella Ets’, tenutosi a Palermo, Alex Campanella, padre della giovane studentessa universitaria assassinata a Messina, ha sottolineato l’impegno dell’organizzazione nel sostenere chi teme di denunciare episodi di violenza. La 22enne Sara Campanella fu accoltellata mortalmente nel marzo scorso da un collega di università, Stefano Argentino, che successivamente si tolse la vita in carcere.
L’impegno dell’associazione ‘Sara Campanella Ets’ per la prevenzione della violenza
I genitori di Sara hanno fondato l’associazione che porta il nome della figlia con l’obiettivo di prevenire e contrastare i fenomeni di violenza, in particolare quella di genere. Alex Campanella ha dichiarato: “Sara credeva in questi valori, era contro la violenza sulle donne, lo è stata fino all’ultimo. Con il suo no non voleva accettare di uscire con quel ragazzo“. L’associazione ha già ricevuto testimonianze di giovani donne che, grazie al sostegno offerto, hanno trovato il coraggio di denunciare situazioni di abuso o minaccia.
Questa iniziativa si inserisce in un contesto drammatico che vede purtroppo il ripetersi di femminicidi e violenze contro le donne, fenomeni allarmanti che richiedono non solo interventi giudiziari, ma soprattutto azioni di educazione e prevenzione. Come evidenziato da recenti progetti come “Come un’Onda”, promosso dalla Rai, è fondamentale intervenire nelle scuole e nelle università per contrastare la cultura patriarcale alla base di questi crimini.
I retroscena dell’omicidio e il sostegno della famiglia
Il caso di Sara Campanella ha avuto un forte impatto emotivo anche per le dinamiche che hanno seguito l’omicidio. La madre di Stefano Argentino, Daniela Santoro, ha ammesso di aver aiutato il figlio nel tentativo di fuga, poiché lui era disperato e minacciava il suicidio. L’uomo, dopo aver confessato l’omicidio ai genitori, è stato poi arrestato dai carabinieri. L’autopsia ha rivelato che Sara è stata colpita da cinque coltellate, una delle quali letale, alla giugulare, e un’altra ha perforato un polmone.
La comunità di Messina ha ricordato Sara con una partecipata fiaccolata, promossa dall’Università peloritana, che ha coinvolto studenti, docenti e cittadini. La rettrice ha annunciato che l’ateneo conferirà la laurea alla memoria della giovane, impegnandosi a sensibilizzare ulteriormente i giovani sul tema della violenza di genere.
L’associazione ‘Sara Campanella Ets’ rappresenta quindi un importante passo verso il sostegno alle vittime e la diffusione di una cultura del rispetto e della legalità.



