Milano, 7 novembre 2025 – Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha commentato l’inchiesta per turbativa d’asta legata al dossier di San Siro, sottolineando come la tempistica dell’indagine — avviata proprio il giorno del rogito — “faccia pensare”. Intervenendo a margine di un evento a Palazzo Lombardia, il primo cittadino ha ribadito di avere “fatto tutto per bene” e di aver “rispettato le regole”. Secondo Sala, il Comune ha seguito una procedura trasparente fin dall’inizio: “Una volta ricevuta la manifestazione d’interesse delle squadre, l’abbiamo mantenuta pubblica per il tempo necessario. Il minimo previsto è di 30 giorni, ma l’abbiamo estesa ulteriormente”, ha spiegato, definendo “molto teoriche” le contestazioni di chi si oppone al progetto.
Il ricorso alla Consulta sul decreto Olimpiadi
Sala è poi tornato anche sul tema delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026, commentando il ricorso del Gip alla Corte costituzionale contro il decreto con cui il governo ha reso privata la Fondazione Milano Cortina. “Il ricorso così ravvicinato fa pensare che la questione verrà affrontata solo dopo le Olimpiadi”, ha dichiarato il sindaco, ricordando di aver già vissuto situazioni simili ai tempi di Expo. Secondo Sala, “i tempi della giustizia italiana” rendono improbabile una soluzione entro febbraio.
La fiducia di Sala nell’operato del governo
Pur riconoscendo la complessità del caso, Sala ha espresso fiducia nelle istituzioni: “È una questione difficile da giudicare perché nasce dall’interpretazione degli atti del governo. Io non posso che credere che siano stati compiuti nel rispetto delle regole e con estrema coscienza”. Da questo punto di vista, ha aggiunto, “non posso che stare con le norme stabilite dal governo”.
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