Milano, 31 ottobre 2025 – Questa mattina, davanti al Pirellone, si è svolta una manifestazione che ha visto la partecipazione di centinaia di lavoratori dell’ospedale San Raffaele. I presenti hanno espresso un forte disagio riguardo alle condizioni di lavoro e di cura all’interno della struttura, denunciando un sistema che, a loro avviso, privilegia il profitto a discapito della salute pubblica.
Le accuse dei lavoratori: profitti e tagli a discapito della qualità

Durante la protesta, tra bandiere sindacali e cartelli, sono state diffuse accuse dirette all’amministrazione dell’ospedale. Un volantino distribuito ai partecipanti evidenzia criticità quali liste d’attesa insostenibili, una manutenzione carente, la pulizia insufficiente degli ambienti e appalti che, secondo i lavoratori, peggiorano la qualità dell’assistenza. Il documento sottolinea inoltre come il rinvio di diagnosi e controlli possa aumentare la spesa sanitaria e ridurre le possibilità di guarigione per i pazienti.
A prendere la parola è stata Margherita Napoletano, sindacalista del coordinamento RSU San Raffaele, che ha puntato il dito contro la proprietà dell’ospedale: “La proprietà non fa manutenzione a sufficienza e taglia i costi solo per aumentare i profitti. Sta quotando l’ospedale sul mercato, ha emesso bond con il 6,5% di redditività, ma a costo di cosa? Di una qualità delle cure sempre peggiore e di condizioni di lavoro inaccettabili. Noi chiediamo un tavolo di trattativa vero, non a mani vuote come negli ultimi due anni”.
Il volantino sindacale evidenzia anche la necessità di stipendi adeguati e condizioni di lavoro dignitose per fermare la fuga del personale sanitario. I lavoratori invocano una sanità pubblica, gratuita, universale e partecipata, rivolgendosi direttamente alla cittadinanza con un appello: “Salviamo il San Raffaele dalla proprietà che lo sta affossando”.
La richiesta di un cambio di rotta per il futuro della sanità
La protesta mette in luce una situazione di disagio che coinvolge sia il personale sanitario sia i pazienti, con reparti che continuano a operare con organici ridotti. I lavoratori sono unanimi nel ribadire che non si può fare profitto sulla salute e chiedono che la gestione della sanità torni nelle mani di chi quotidianamente la sostiene.
Nonostante le difficoltà denunciate, l’ospedale San Raffaele rimane un punto di riferimento importante a Milano, sia per l’attività clinica che per la ricerca scientifica. La struttura è nota per i suoi laboratori IRCCS e per la collaborazione con l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, che offre un ampio ventaglio di corsi di laurea in ambito sanitario, scientifico e tecnologico, integrando innovazione e formazione di alta qualità.
Il dibattito sulla gestione dell’ospedale e sulle condizioni di lavoro rimane quindi aperto, con la speranza che le istanze sollevate dai lavoratori trovino ascolto nelle sedi competenti.
Fonte: alanews - Ospedale San Raffaele, lavoratori in piazza: "Tagli e profitti sulla salute, ora basta"






