Milano, 20 ottobre 2025 – Nel corso del Forum Nazionale Confcommercio Giovani Imprenditori, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha rilanciato un appello per la pace internazionale, invocando un ruolo attivo dell’ex presidente statunitense Donald Trump nel tentativo di mettere a confronto diretto i leader dei conflitti più caldi del mondo.
Salvini: “Trump faciliti il dialogo tra Zelensky e Putin”

“Se Trump è riuscito a mettere intorno al tavolo Netanyahu e Hamas bisogna fare il possibile e l’impossibile per far lo stesso anche con Zelensky e Putin”, ha dichiarato Salvini. Il ministro ha sottolineato la necessità di sfruttare la nuova presidenza Trump, entrata in carica nel gennaio 2025, per tentare di avviare un negoziato di pace tra Ucraina e Russia. Salvini ha immaginato un 2026, anno olimpico, segnato da due importanti accordi di tregua o, meglio, di pace: uno tra Israele e Hamas e uno tra Ucraina e Russia.
Il riferimento alla capacità di Trump di mediare tra Benjamin Netanyahu e Hamas richiama un precedente diplomatico rilevante, evidenziando la fiducia del ministro nelle doti negoziali dell’ex presidente americano, ritornato alla Casa Bianca nel 2025 dopo un percorso politico controverso e segnato da due mandati non consecutivi.
La manovra economica e il ruolo delle banche italiane
Durante il suo intervento, Salvini si è anche soffermato sulla situazione economica nazionale, commentando la legge di bilancio e il sostegno finanziario delle banche. “Noi possiamo ragionare della legge di bilancio, delle banche che danno 5 miliardi e se si lamentano sono 6 o sono 7 perché non si può sentire. Tutti possono piangere tranne le banche italiane”, ha affermato, in un passaggio che evidenzia il suo punto di vista critico sulle lamentele del settore bancario in relazione alla manovra finanziaria.
Queste dichiarazioni si inseriscono nel contesto del governo guidato da Giorgia Meloni, di cui Salvini è vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, con un approccio politico volto a promuovere la stabilità economica e allo stesso tempo impegnato sul fronte della politica internazionale.
Il ruolo di Donald Trump nel contesto globale
La figura di Donald Trump, 47º presidente degli Stati Uniti, tornato in carica nel 2025, è oggi centrale nel dibattito internazionale. La sua presidenza è segnata da un ritorno alle politiche nazionaliste e protezioniste, con un approccio che in passato ha suscitato controversie per le sue posizioni isolazioniste e per i numerosi conflitti interni legati alla sua gestione politica.
La proposta di Salvini di affidare a Trump un ruolo di mediatore tra Kiev e Mosca si inserisce in un quadro geopolitico complesso, in cui il peso degli Stati Uniti rimane cruciale per la risoluzione dei conflitti globali. L’attuale presidenza Trump, dopo la vittoria nelle elezioni del 2024, rappresenta una nuova fase nella politica estera americana, con ripercussioni significative anche per l’Europa e per l’Italia.





