Milano, 20 agosto 2025 – Matteo Salvini, attuale ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e vicepresidente del Consiglio nel governo Meloni, è tornato a esprimersi sul tema dell’obbligo vaccinale, nel corso di un sopralluogo in via Bolla a Milano. Le sue dichiarazioni si inseriscono nel dibattito scaturito dall’azzeramento della commissione vaccini da parte del ministro della Salute, Salvatore Schillaci, decisione motivata dalla presenza di due membri critici verso le immunizzazioni.
Salvini difende il dubbio sull’obbligo vaccinale
Salvini ha sottolineato che avere “dubbi sull’obbligo vaccinale che non c’è nella maggior parte dei Paesi europei” non è un atteggiamento “antiscientifico”, ma piuttosto una manifestazione di “buon senso”. Il ministro ha esemplificato la situazione con una metafora: “È come se io avessi nominato una commissione, con membri da me scelti, e dopo soli tre giorni decidessi di autoazzerarla. Avrei un problema in casa”.
Ha poi aggiunto di non voler chiedere le dimissioni di Schillaci, ma ha evidenziato un paradosso nella gestione della commissione: “Lo dico da ministro: la decisione di azzerare la commissione così rapidamente è problematica”. Inoltre, Salvini ha citato un’intervista di uno dei due professori esclusi, precisando che non si tratta di “no vax”, bensì di medici che chiedono un’attenta valutazione dei benefici e delle eventuali controindicazioni dei vaccini.
Il contesto politico e il ruolo di Salvini
Matteo Salvini, nato a Milano nel 1973, è un politico di lungo corso e attualmente ricopre incarichi di rilievo come ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e vicepresidente del Consiglio nel governo guidato da Giorgia Meloni, cariche che detiene dal 22 ottobre 2022. È segretario federale della Lega per Salvini Premier dal 2020 e ha una lunga esperienza parlamentare sia a livello nazionale che europeo.
Nel corso della sua carriera, Salvini ha spesso assunto posizioni critiche e controcorrente su temi legati alla sanità pubblica e alle politiche vaccinali, promuovendo un approccio che privilegia un bilanciamento tra scienza e diritto individuale. La recente decisione del ministro Schillaci di azzerare la commissione vaccini, che includeva anche esperti scettici, ha riacceso il dibattito su come il governo italiano intenda gestire queste delicate tematiche.
La vicenda si inserisce nel più ampio contesto europeo, dove la maggior parte dei Paesi non ha imposto un obbligo vaccinale rigido, alimentando così un confronto acceso tra sostenitori della vaccinazione obbligatoria e chi invece ritiene che la scelta debba rimanere libera, purché informata.
Le parole di Salvini rappresentano quindi un punto di vista significativo all’interno del governo e della coalizione di centrodestra, riflettendo la complessità e la sensibilità del dibattito pubblico sul tema delle vaccinazioni obbligatorie in Italia e in Europa.




