Roma, 22 settembre 2025 – Nel corso della manifestazione svoltasi ieri a Piazza dei Cinquecento a Roma, Michele Rech, noto con lo pseudonimo di Zerocalcare, ha espresso un commento incisivo sul significato dello sciopero e dell’attivismo giovanile. L’artista e fumettista italiano, conosciuto per il suo impegno sociale e politico, ha sottolineato come i giovani stiano assumendo un ruolo attivo nel difendere i diritti calpestati, soprattutto quando gli Stati sembrano assenti o inefficaci.
Zerocalcare e la sua visione sull’attivismo giovanile

Durante il suo intervento, Zerocalcare ha dichiarato: “Non c’è bisogno di essere particolarmente esperti per capire che i ragazzi si rendono conto di quello che sta succedendo: fuori da qualsiasi tipo di umanità, diritto internazionale. Mi sembra che la gente stia cercando di darsi degli strumenti per impedire che i diritti di un popolo non vengano calpestati se non lo fanno gli Stati”. Queste parole evidenziano come, secondo l’autore, l’attivismo dei giovani rappresenti una risposta concreta all’inerzia delle istituzioni nel tutelare i diritti umani fondamentali.
Zerocalcare, nato ad Arezzo nel 1983, è uno dei più influenti fumettisti italiani contemporanei. La sua carriera si caratterizza per un forte impegno civile e per l’attenzione ai temi sociali. Dalla pubblicazione del suo primo albo a fumetti, “La profezia dell’armadillo”, fino alla serie animata di successo “Strappare lungo i bordi” su Netflix, Zerocalcare ha sempre intrecciato arte e attivismo, dando voce alle problematiche della società attraverso il linguaggio del fumetto e dell’animazione.
Il contesto dello sciopero a Roma e l’impegno sociale
La manifestazione a Piazza dei Cinquecento si inserisce in una serie di iniziative promosse da gruppi giovanili e movimenti sociali che chiedono maggiori tutele e un’azione concreta da parte delle istituzioni. Lo sciopero, in questo contesto, non è solo un momento di protesta, ma anche un’occasione per riflettere sul ruolo che i cittadini, soprattutto i più giovani, possono giocare nella difesa dei diritti umani.
Parallelamente, a Roma, la Regione Lazio ha recentemente approvato una manifestazione di interesse per la realizzazione di percorsi personalizzati a favore dei minori e dei giovani-adulti ristretti presso l’Istituto Penale per i Minorenni “Casal del Marmo”, con l’obiettivo di favorire la qualificazione e l’inclusione socio-lavorativa. Questa iniziativa testimonia l’attenzione crescente verso le fasce più vulnerabili della società e si affianca alle istanze di giustizia e diritti emerse in piazza.
L’intervento di Zerocalcare si inserisce dunque in un quadro più ampio di mobilitazione culturale e sociale, dove l’arte diventa strumento di denuncia e di stimolo al cambiamento.
Fonte: Marco Vesperini - Sciopero, Zerocalcare: "Persone si stanno dando strumenti per fare quello che non fanno gli Stati"






