Grazie al coraggio delle forze dell’ordine e all’evacuazione rapida del centro estivo, l’intervento ha evitato vittime nella drammatica esplosione di via Gordiani.
Roma, 5 luglio 2025 – Dall’ospedale Policlinico di Roma, il vice ispettore Marco Neri ha raccontato i drammatici momenti vissuti durante l’esplosione avvenuta ieri in via Gordiani, dove un deposito di GPL ha preso fuoco causando il ferimento di quaranta persone, due delle quali versano ancora in condizioni gravi.
Intervento tempestivo e salvataggi
Il vice ispettore Neri, appartenente al primo nucleo del reparto volanti di Roma, è stato tra i primi a intervenire sul luogo dell’incidente. “Siamo riusciti a mettere in salvo i bambini del centro estivo e due civili, poi l’esplosione ci ha investiti“, ha dichiarato dal letto di ospedale dove è ricoverato con ustioni non gravi. L’intervento si è svolto in collaborazione con i colleghi di Roma Capitale e della Porta Maggiore: “Abbiamo cinturato l’area, bloccato gli accessi, evacuato il centro estivo e il presidio del 118. Le fiamme si stavano propagando verso via Prenestina. Siamo riusciti a portare fuori due civili. Ma mentre tentavamo di raggiungere un’ultima persona, l’esplosione ci ha travolti”.
Neri ha raccontato di aver immediatamente compreso la gravità della situazione: non si trattava di un incendio ordinario, ma di un reale pericolo di scoppio dovuto alla presenza di un deposito GPL, richiamando alla memoria la tragica strage di Viareggio. L’azione tempestiva è stata fondamentale per evitare conseguenze ancora più gravi.
Il racconto dell’esplosione e il coraggio degli agenti
“Non ho sentito dolore, ma ho visto la mia pelle bruciare. Il cinturone, la radio di servizio, tutto prendeva fuoco”, ha continuato Neri, descrivendo l’impatto dell’esplosione. Era accanto al collega D’Onofrio quando un vigile del fuoco è stato sbalzato via dall’onda d’urto. Nonostante le ustioni, con l’adrenalina sono riusciti a mettersi in salvo tutti e tre.
Anche l’ispettore Celletti, che aveva evacuato i primi civili, è rimasto ferito dall’onda d’urto, venendo sbalzato a circa quindici metri. “Quando ci ha visti ci ha detto: “Pensavamo che non c’eravate più, vi abbiamo visti avvolti dalle fiamme””, ha riferito Neri.
Alla domanda se rifarebbe tutto da capo, il vice ispettore non ha esitato: “Sì, come tutti i miei colleghi. Ce lo siamo detti anche al telefono, oggi è un giorno che si può festeggiare: nessun morto. Una catastrofe evitata”.
Il racconto di Marco Neri, che oltre al suo ruolo operativo è noto anche nel mondo accademico per le sue pubblicazioni scientifiche, sottolinea l’importanza della prontezza e del coraggio degli agenti di polizia in situazioni di emergenza estreme, contribuendo a contenere una tragedia potenzialmente devastante.
Fonte: alanews - Esplosione Roma, parla vice ispettore ferito: "Abbiamo salvato bambini e civili, poi l'esplosione"