Roma, 22 settembre 2025 – Proseguono le tensioni legate alla manifestazione per la Palestina che ha attraversato le vie di Roma, culminando in episodi di violenza con danni a negozi e tensioni con le forze dell’ordine. Mentre la testa del corteo ha raggiunto piazza San Giovanni da diverse ore e gran parte dei manifestanti ha lasciato la piazza, un gruppo consistente continua a sfilare in città, accompagnato da momenti di festa ma anche da azioni violente.
Manifestazione e disordini a Roma
La manifestazione, nata come una protesta pacifica per chiedere la fine delle violenze nella Striscia di Gaza, ha mostrato con il calare del sole un volto diverso. Alcuni manifestanti hanno preso di mira le vetrine dei negozi lungo il percorso del corteo, causando rotture e imbrattamenti. Un dipendente del supermercato Carrefour in via Labicana ha espresso sconforto per la situazione: “Doveva essere una manifestazione pacifica”, ha detto, denunciando i danni subiti dall’esercizio commerciale e definendo la situazione come il risultato delle azioni di “mele marce” all’interno del gruppo.
Le tensioni si sono manifestate anche davanti a luoghi simbolici come la sede della FAO, dove sono stati lanciati petardi e fumogeni contro il cordone delle forze dell’ordine. Inoltre, è stata imbrattata con vernice rossa anche una filiale bancaria, mentre tra la folla erano visibili bandiere della Palestina, ma anche vessilli di Hamas e Hezbollah.
I vertici politici hanno condannato gli episodi violenti. Il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, ha definito inaccettabili gli attacchi ai negozi e alle forze dell’ordine, annunciando dure conseguenze per i responsabili, mentre il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha espresso solidarietà agli agenti aggrediti, stigmatizzando il ricorso alla violenza durante un corteo per la pace.
Proteste e disordini in tutta Italia
Le manifestazioni per la Palestina non si sono limitate a Roma: cortei si sono svolti in diverse città italiane. A Milano, ad esempio, si sono registrati episodi di guerriglia intorno alla stazione centrale, con un gruppo di manifestanti che ha sfondato le vetrine dei negozi nell’atrio e lanciato oggetti contro la polizia. Le forze dell’ordine hanno scelto di non intervenire immediatamente, limitandosi a respingere gradualmente i manifestanti.
Secondo le stime, sono circa 100mila le persone che in tutta Italia stanno partecipando alle proteste, che si caratterizzano per una forte mobilitazione nelle regioni del Nord e del Sud.
Il contesto internazionale
La protesta si inserisce in un quadro di crescente tensione legato alla situazione geopolitica in Medio Oriente. Lo Stato di Palestina, con capitale de facto a Ramallah, è da decenni al centro di controversie internazionali e conflitti con Israele. Le manifestazioni in Italia riflettono la forte partecipazione di comunità e movimenti che chiedono la fine delle violenze nella regione e il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese.
La manifestazione romana, a cui hanno partecipato secondo gli organizzatori circa 30mila persone, ha visto la presenza di diverse sigle sindacali, movimenti studenteschi e associazioni palestinesi, che hanno organizzato comizi pacifici a piazzale Ostiense. Tuttavia, episodi di violenza hanno segnato un momento di rottura rispetto all’intento iniziale della protesta.
I fatti di oggi si inseriscono in un contesto di crescente mobilitazione sociale in Italia e in Europa, dove il conflitto israelo-palestinese continua a suscitare forti reazioni anche sul piano delle opinioni pubbliche e delle comunità immigrate.
Fonte: Davide Di Carlo - Manifestazione per Gaza, negozi presi di mira dai manifestanti. Devastate vetrine a Roma
