Roma, 14 ottobre 2025 – Un sit-in si è svolto oggi nei pressi di Piazza del Popolo a Roma, in concomitanza con una manifestazione pro Palestina a Udine, per esprimere dissenso riguardo alla partita di qualificazione ai Mondiali 2026 tra Italia e Israele. L’iniziativa ha visto la partecipazione di diverse associazioni locali, tra cui Potere al Popolo, cittadini romani e passanti che si sono uniti al gruppo radunatosi in Piazzale Flaminio, da dove partono i tram diretti allo Stadio Olimpico.
La protesta a Roma: “Questa partita è una vergogna”

Dal sit-in romano è arrivato un messaggio netto: la partita tra Italia e Israele non dovrebbe essere disputata e la nazionale israeliana non dovrebbe partecipare alle competizioni sportive, paragonando la situazione a quella delle sanzioni imposte alla Russia in ambito sportivo. I manifestanti hanno denunciato un “doppio standard” nel giudizio politico e sportivo che, a loro avviso, penalizza la Palestina. Hanno invitato gli italiani a non seguire l’incontro per non “rendersi complici” degli eventi drammatici avvenuti negli ultimi mesi a Gaza.
Nonostante la tregua mediata in Egitto, le tensioni e i traumi derivanti dalla crisi in Medio Oriente restano forti, e la partita assume un significato che va ben oltre il campo da gioco. Le piazze italiane, come quella di Roma, continuano a rappresentare un luogo di espressione civile e politica su questi temi, dimostrando che l’incontro tra le due squadre è percepito come un momento carico di simbolismo.
La sfida sportiva: un match decisivo per le qualificazioni mondiali
Sul piano calcistico, la partita Italia-Israele, disputata sul campo neutro di Debrecen, Ungheria, è stata una delle più emozionanti e importanti del girone di qualificazione ai Mondiali di calcio 2026. Gli Azzurri, guidati dal ct Rino Gattuso, hanno ottenuto una vittoria sofferta per 5-4 contro Israele, agganciando in classifica i diretti avversari a quota nove punti e blindando la seconda posizione nel girone, che garantisce l’accesso agli spareggi.
Il match è stato ricco di colpi di scena: Israele è andata avanti più volte, con l’Italia che ha saputo reagire e ribaltare il risultato, grazie alle reti di Moise Kean, Politano, Raspadori e Tonali, autore del gol decisivo nel recupero. Una partita “folle”, come l’ha definita il tecnico Gattuso, che ha evidenziato la combattività e la determinazione degli Azzurri, ma anche le difficoltà difensive.
Il confronto calcistico tra i due Paesi, quindi, si è rivelato cruciale per la nazionale italiana, ma allo stesso tempo è stato accompagnato da forti tensioni politiche e sociali che ne hanno condizionato la percezione pubblica.
Questa manifestazione romana e l’intenso dibattito che circonda la partita sottolineano come, nel contesto geopolitico attuale, eventi sportivi di tale rilievo non possano essere considerati separatamente dalle questioni internazionali e umanitarie che coinvolgono direttamente le nazioni protagoniste.
Fonte: Pasquale Luigi Pellicone - Italia - Israele, manifestazione a Roma: "Questa partita una vergogna"






