Roma, 22 settembre 2025 – Migliaia di persone hanno invaso le strade della capitale italiana per manifestare contro il conflitto in Palestina, esprimendo una forte condanna nei confronti delle politiche della premier Giorgia Meloni, della presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen e della leader del Partito Democratico Elly Schlein, definite dai manifestanti come “signore della guerra”. La mobilitazione, organizzata da attivisti e studenti, ha paralizzato fin dalle prime ore del mattino il traffico cittadino.
La protesta a Roma: dinamiche e partecipazione

La manifestazione principale ha preso il via dalla stazione Termini, cuore nevralgico della mobilità romana, da dove un fiume umano si è diretto verso il centro storico. La mobilitazione si è caratterizzata per la sua vasta partecipazione e per la pluralità di soggetti coinvolti, tra cui associazioni civili, gruppi giovanili e rappresentanti della società civile.
La protesta ha avuto come obiettivo la denuncia del “genocidio in atto in Palestina”, richiamando l’attenzione sul drammatico contesto geopolitico che coinvolge lo Stato di Palestina, che rivendica sovranità su Cisgiordania e Striscia di Gaza, territori in gran parte sotto occupazione israeliana dal 1967. La capitale palestinese de jure è Gerusalemme Est, mentre il centro amministrativo è a Ramallah, dove risiede il governo guidato dal primo ministro Mohammad Mustafa.
Contesto storico e politico della Palestina
Lo Stato di Palestina, riconosciuto come osservatore permanente presso le Nazioni Unite dal 2012, conta una popolazione di circa 5,5 milioni di abitanti distribuiti su una superficie di 6.020 km². La sua storia è segnata da decenni di conflitto e tensioni, con il territorio diviso fra la Cisgiordania, sotto controllo parziale dell’Autorità Nazionale Palestinese, e la Striscia di Gaza, amministrata da Hamas dal 2007 dopo il ritiro unilaterale israeliano.
La situazione economica e sociale è critica: la presenza di un alto tasso di disoccupazione, specialmente a Gaza, e le limitazioni imposte ai movimenti e alle risorse, tra cui l’acqua, contribuiscono a un quadro di grave emergenza umanitaria. La Palestina, membro di varie organizzazioni internazionali come la Lega Araba e l’UNESCO, mantiene relazioni diplomatiche con molti Paesi, incluso l’Unione Europea, che però è stata oggetto di critiche per il suo ruolo percepito nella gestione del conflitto.
La manifestazione di oggi a Roma si inserisce in questo contesto complesso, rappresentando una voce significativa nella discussione pubblica italiana e internazionale sulle responsabilità politiche e sulle possibili vie di uscita dalla lunga crisi mediorientale.
Fonte: Fabrizio Rostelli - Palestina, migliaia in piazza a Roma "contro Meloni, Von der Leyen e Schlein signore della guerra"






