Roma, 4 ottobre 2025 – Si è svolta oggi nella Capitale una delle manifestazioni più imponenti degli ultimi anni a sostegno della Palestina, con una partecipazione stimata di circa 300mila persone. Il corteo, convocato da sindacati di base e sostenuto da numerose organizzazioni di vario orientamento, ha attraversato le vie di Roma per oltre sette ore, coinvolgendo cittadini, lavoratori, studenti e attivisti in un clima di protesta pacifica ma determinata contro la guerra e il genocidio nella Striscia di Gaza.
Il corteo pro Palestina: numeri e composizione

Il concentramento è partito lentamente da piazza dei Cinquecento, dopo un presidio durato più di due ore, e si è concluso all’interno dell’Università La Sapienza, dove alcuni collettivi universitari hanno occupato la facoltà di Lettere e Filosofia lanciando slogan a favore della Palestina libera. Presenti in prima fila i vigili del fuoco in sciopero, che hanno sottolineato l’urgenza di un soccorso umanitario per i bambini di Gaza, definendo le immagini provenienti dalla Striscia “straziante”.
Il corteo ha visto la partecipazione di insegnanti, personale scolastico, genitori e studenti, con uno spezzone consistente dei collettivi studenteschi e di lavoratori di vari settori, tra cui spettacolo, cultura e ristorazione. Numerosi locali e negozi della Capitale hanno aderito alla protesta, chiudendo in segno di solidarietà. Lo slogan ricorrente è stato “Blocchiamo tutto”, un richiamo alla mobilitazione generale contro il riarmo e il conflitto.
Occupazione della Tangenziale e adesione popolare
Un momento simbolico della manifestazione è stato l’accesso pacifico alla Tangenziale Est di Roma, dove il corteo ha inevitabilmente bloccato il traffico per ore. Nonostante la congestione, gli automobilisti intrappolati in senso opposto hanno applaudito, suonato il clacson e manifestato sostegno, evidenziando la pervasività e la condivisione dell’opposizione al genocidio di Gaza nella società civile. Le forze dell’ordine, presenti ma in tenuta ordinaria, hanno gestito la situazione senza episodi di violenza.
La Questura aveva inizialmente previsto una presenza di 8mila persone, poi aggiornata a 20mila e infine a 50mila, ma le stime più recenti parlano di circa 300mila manifestanti solo a Roma, mentre a livello nazionale si registra una partecipazione complessiva di un milione di persone. Al corteo hanno aderito anche organizzazioni come Anpi, Emergency, Amnesty, Arci e collettivi studenteschi, insieme a sindacati di base come Usb e Cub.
Il clima di solidarietà ha trovato eco anche nell’occupazione simbolica della facoltà di Lettere alla Sapienza, dove è stato organizzato un presidio permanente. Altri appuntamenti di mobilitazione sono stati convocati per i prossimi giorni, come la manifestazione nazionale dei movimenti palestinesi prevista a Roma il 4 ottobre e quella di Udine il 14, in vista della partita della nazionale contro Israele.
Le immagini dall’alto del corteo mostrano una marea umana che si estende per chilometri, con bandiere palestinesi, cartelloni e cori che scandiscono con forza il sostegno alla Palestina e la condanna della guerra, confermando la mobilitazione ampia e trasversale che attraversa il Paese.






