Roma, 9 dicembre 2025 – Sono stati eseguiti nelle ultime ore a Roma undici provvedimenti cautelari, emessi dal Gip su richiesta congiunta della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) e della Procura per i Minori, nell’ambito di un’indagine che ha fatto emergere gravissime accuse di tortura, sequestro di persona e porto abusivo di esplosivi. Tra gli indagati figurano sei maggiorenni e cinque minorenni, tutti cittadini italiani.

Dettagli dell’indagine e modalità del sequestro
Le indagini, coordinate dai pm Carlo Villani e Carlo Morra, sono state avviate a seguito di un arresto in flagranza per detenzione di sostanze stupefacenti avvenuto a marzo 2025, che ha permesso di acquisire elementi indiziari riguardo a due episodi di tortura verificatisi nel gennaio dello stesso anno. Secondo quanto ricostruito, alcune delle vittime sarebbero state prelevate dalle loro abitazioni e condotte in un garage nel quartiere Massimina. Qui, dopo essere state legate mani e piedi, sono state sottoposte a violenze reiterate: pugni, schiaffi, colpi con spranghe o oggetti contundenti e l’atto estremo di versare acqua bollente sul corpo delle vittime, che hanno riportato gravi lesioni. Il movente emerso sembra riconducibile a debiti legati alla droga.
Coinvolgimento in altri reati gravi e contesto territoriale
Le indagini hanno inoltre portato alla luce il coinvolgimento di alcuni degli indagati nell’organizzazione di un atto dinamitardo avvenuto il 30 giugno 2025 nel quartiere Primavalle, che provocò il cedimento dell’androne condominiale di una palazzina Ater, suscitando forte allarme tra i residenti. Le verifiche hanno permesso di identificare mandanti, esecutori materiali e altri soggetti coinvolti.
Un aspetto particolarmente delicato della vicenda è il coinvolgimento di minori nella commissione di tali reati estremamente gravi, come confermato dalla Procura dei Minori. Questa circostanza evidenzia una preoccupante infiltrazione di giovani in dinamiche criminali di elevata violenza, che ha richiesto un intervento congiunto delle autorità giudiziarie ordinarie e minorili.
L’operazione rappresenta un duro colpo contro fenomeni di criminalità organizzata e violenta che si manifestano all’interno della capitale, con particolare attenzione alle implicazioni di carattere sociale e di tutela delle fasce più vulnerabili della popolazione. Le indagini proseguono per approfondire i ruoli e le responsabilità di tutti i soggetti coinvolti e per prevenire ulteriori episodi di violenza.






