Roma, 4 ottobre 2025 – Decine di migliaia di persone si sono radunate oggi a Porta San Paolo per la manifestazione nazionale in solidarietà con il popolo palestinese, che ha visto la partecipazione di associazioni palestinesi, sindacati di base, collettivi studenteschi e numerosi attivisti provenienti da tutta Italia. Il corteo, che ha preso il via nel primo pomeriggio, si è mosso in direzione di piazza San Giovanni, attraversando alcune delle vie più storiche della capitale.
Corteo imponente e clima di tensione controllata

Le strade di Roma, a partire da Piazzale Ostiense, si sono riempite sin dalle prime ore del pomeriggio con manifestanti di ogni età, molti dei quali indossavano la kefiah e sventolavano bandiere pro-Gaza. Tra i numerosi striscioni, spiccava quello con la scritta “7 ottobre, giornata della resistenza Palestina”, a richiamare la data di inizio del conflitto che ha scosso profondamente l’opinione pubblica internazionale.
La manifestazione ha visto la partecipazione di rappresentanti delle principali organizzazioni palestinesi in Italia, sindacati e gruppi antagonisti, con cori contro il governo italiano e Israele, accompagnati da musica araba che ha scandito il ritmo del corteo. Il percorso ha attraversato viale Aventino, piazza di Porta Capena, via di San Gregorio, il Colosseo, via Labicana e via Merulana, per concludersi nel cuore politico di Roma, in piazza San Giovanni.
Le forze dell’ordine hanno predisposto un dispositivo di sicurezza imponente, con divieti di sosta, chiusure stradali e un presidio costante di polizia e carabinieri, al fine di prevenire eventuali disordini in un clima di alta tensione che ha caratterizzato le mobilitazioni degli ultimi giorni in varie città italiane. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha espresso l’auspicio che la manifestazione si svolga in modo pacifico e regolare, sottolineando l’importanza di evitare scene di violenza.
Mobilitazioni in tutta Italia e scontro sui numeri
La giornata di mobilitazione per Gaza ha coinvolto non solo Roma, ma diverse città italiane, con manifestazioni, scioperi generali e presidi anche a Firenze, Pisa, Livorno, Torino e Milano. A Firenze, in particolare, migliaia di manifestanti hanno occupato la stazione di Santa Maria Novella, bloccando i binari per alcune ore e causando ritardi significativi nel traffico ferroviario. A Pisa è stata occupata la sede del Rettorato dell’Università, mentre a Livorno e Siena si sono registrate altre manifestazioni pacifiche.
Lo scontro sui numeri dei partecipanti alle recenti proteste rimane acceso: secondo la Cgil, sarebbero stati oltre due milioni gli italiani scesi in piazza in centinaia di città, mentre il Viminale parla di circa 500.000 manifestanti in tutta Italia. La manifestazione romana, secondo le stime ufficiali, ha visto la presenza di almeno 20.000 persone, con forti ripercussioni sulla viabilità e modifiche ai trasporti pubblici nel centro della capitale.
Le richieste principali emerse dalla protesta sono un “cessate il fuoco immediato a Gaza”, la fine del cosiddetto “genocidio” e lo stop alla vendita di armi verso Israele. La mobilitazione si inserisce in un contesto di forte tensione internazionale e nazionale, con la presenza di parlamentari italiani rientrati dalla missione della Global Sumud Flotilla, che hanno annunciato la loro partecipazione al corteo.
L’attenzione delle autorità rimane alta per garantire lo svolgimento pacifico della manifestazione, mentre proseguono le iniziative di solidarietà in tutto il Paese.
Fonte: Fabrizio Rostelli - Manifestazione nazionale per la Palestina: parte il corteo di Roma con migliaia di persone






