Durante le celebrazioni per l’anniversario AS Roma, migliaia di tifosi hanno promosso messaggi sociali e supportato la causa palestinese con cortei e bandiere.
Roma, 22 luglio 2025 – È stato un bagno di folla quello andato in scena nella serata di domenica 21 luglio a Piazza Navona, dove migliaia di tifosi si sono dati appuntamento per celebrare i 98 anni dalla fondazione dell’AS Roma. Una ricorrenza ormai tradizionale per la tifoseria giallorossa, che ogni anno si ritrova nel cuore della Capitale per rinnovare il senso di appartenenza a una storia lunga quasi un secolo.
Cori da stadio, fumogeni colorati, bandiere sventolate con orgoglio e fuochi d’artificio hanno accompagnato per ore la festa, animando le strade del centro storico e attirando curiosi e passanti. Il clima è stato quello delle grandi occasioni: un inno alla passione romanista, che ha coinvolto giovani, famiglie e ultras in un’atmosfera carica di emozione e orgoglio.
Un gesto simbolico a favore della Palestina
Nel corso della serata, tra i tanti striscioni esposti, è comparso anche un messaggio di solidarietà al popolo palestinese, accompagnato da alcune bandiere e cori. Un gesto isolato e non organizzato, che ha rappresentato una parentesi politica all’interno di un evento fortemente centrato sul calcio e sull’identità romanista. L’episodio, pur avendo suscitato qualche reazione tra i presenti, non ha modificato il tono generale della serata, rimasto festoso e pacifico.
Celebrazioni senza incidenti
Secondo quanto riferito dalla Questura, la manifestazione si è svolta senza particolari criticità. Le forze dell’ordine hanno presidiato la zona con discrezione, monitorando l’afflusso dei tifosi e garantendo la sicurezza. I festeggiamenti si sono conclusi poco dopo la mezzanotte, con la piazza che si è svuotata progressivamente tra gli ultimi cori e l’eco delle note di “Roma Roma Roma”.
Un appuntamento sentito e partecipato, che ha offerto un assaggio delle celebrazioni che accompagneranno il centenario del club, previsto per il 2027: una data già impressa nel cuore dei romanisti.





