Roma, 2 ottobre 2025 – Si è concluso a Roma il corteo pro-Palestina che ha visto la partecipazione, secondo gli organizzatori, di circa 50 mila persone. La manifestazione è terminata nei pressi della Piramide, dove sul muro del monumento sono stati proiettati i volti degli attivisti della Global Sumud Flotilla, la spedizione umanitaria internazionale che sta tentando di raggiungere la Striscia di Gaza per portare aiuti alla popolazione palestinese sotto assedio.
Corteo pro-Palestina a Roma: “Bella ciao” e cori contro Israele

Il corteo, partito da piazza Vittorio Emanuele, ha attraversato diverse zone centrali della città, tra cui via dello Statuto, via Merulana, piazza del Colosseo e viale Aventino, raccogliendo un ampio sostegno popolare. Tra gli slogan più frequenti: “Palestina libera”, “Free Gaza” e “Intifada fino alla vittoria”. Durante la manifestazione, gli studenti hanno intonato anche “Bella ciao”, un canto simbolo di resistenza, mentre si sono levati cori contro Israele e contro il governo italiano, rappresentato con cartelli raffiguranti la premier Giorgia Meloni e altri ministri con mani insanguinate.
Il corteo è stato accompagnato da momenti di tensione: sono stati lanciati fumogeni e petardi contro le forze dell’ordine schierate in viale Aventino, e alcune vetrine di banche e locali commerciali sono state imbrattate con scritte di protesta. A piazza della Repubblica, nota anche come piazza dell’Esedra, è stata issata una bandiera palestinese su uno dei pennoni, mentre altri manifestanti si sono spostati verso piazza dei Cinquecento e l’Università La Sapienza, dove gli studenti hanno occupato la facoltà di Scienze Politiche in segno di solidarietà con Gaza.
Global Sumud Flotilla: la missione umanitaria bloccata da Israele
La Global Sumud Flotilla è una coalizione umanitaria internazionale nata nella seconda metà del 2025, che ha organizzato una spedizione marittima composta da oltre 50 imbarcazioni e 200 attivisti provenienti da 44 Paesi con l’obiettivo di rompere il blocco navale israeliano alla Striscia di Gaza e consegnare 250 tonnellate di aiuti umanitari, tra cui cibo e medicinali. La parola araba “sumud” significa “fermezza”, richiamando la perseveranza del popolo palestinese.
Ad oggi, la Marina israeliana ha intercettato e fermato almeno tredici navi della flottiglia, tra cui la Alma, Adara, Aurora, Grande Blu, Sirius e Spectre. Le operazioni di abbordaggio sono iniziate nella serata del 1° ottobre in acque internazionali, e gli equipaggi sono stati trattenuti. Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha dichiarato che gli italiani fermati saranno portati al porto di Ashdod e poi espulsi entro pochi giorni. Hamas ha definito l’azione israeliana come “atti di pirateria e terrorismo contro civili” e ha promesso che questo episodio accrescerà la rabbia dei popoli del mondo.
La missione della Flotilla continua ad avere un forte impatto internazionale, con manifestazioni di solidarietà in diverse città italiane come Milano, Bologna e Genova, dove si sono registrati anche momenti di tensione e scontri con le forze dell’ordine. In Italia, la protesta vede la partecipazione di studenti, movimenti sociali, sindacati e diverse associazioni palestinesi, tutte unite nel chiedere la fine del blocco e il rispetto dei diritti umani nella regione.
Il corteo romano si è così concluso con un’espressione di forte solidarietà verso la causa palestinese, mentre la situazione della Global Sumud Flotilla resta al centro dell’attenzione internazionale, con conseguenze diplomatiche e umanitarie che si evolvono di ora in ora.
Fonte: Marco Vesperini - Flotilla, cori contro Israele e 'Bella ciao' chiudono il corteo pro-Pal a Roma






