Roma, 7 ottobre 2025 – Un flash mob a sorpresa ha animato questa mattina la sede distaccata di Sociologia della Sapienza, in via Salaria, con una forte carica simbolica e politica. Intorno a mezzogiorno, una decina di bandiere palestinesi sono state calate simultaneamente dalle finestre del primo piano dell’edificio, mentre uno studente, dal cortile, denunciava al megafono la presunta complicità del governo italiano nelle azioni militari israeliane a Gaza e nelle acque internazionali.
La mobilitazione studentesca e la solidarietà con la Palestina

L’iniziativa è stata promossa dal collettivo studentesco Cambiare Rotta, attivo da tempo nelle università romane in sostegno alla Palestina e alla Global Small Flotilla. Francesco, uno degli studenti del collettivo, ha spiegato: “Abbiamo voluto portare anche qui, nella sede di Sociologia, un segnale chiaro di solidarietà con il popolo palestinese e con i compagni e le compagne a bordo della Flotilla”.
Il gesto, definito “semplice ma forte”, vuole dimostrare che “anche in queste sedi periferiche cresce una mobilitazione diffusa, capillare, che coinvolge studenti, docenti e lavoratori universitari”. Francesco ha inoltre sottolineato che “la complicità delle istituzioni italiane e del governo Meloni non è più tollerabile”. In caso di ulteriori attacchi israeliani alla Flotilla, il collettivo si dichiara pronto a tornare in piazza, a bloccare e a scioperare.
Prossime iniziative e clima di tensione nelle università romane
La protesta pro Palestina sta coinvolgendo in modo crescente gli atenei di Roma. Dopo gli scontri verificatisi sabato 5 ottobre a Porta San Paolo, la giornata di martedì 8 ottobre si preannuncia come un’altra occasione di mobilitazione, con manifestazioni in programma alla Sapienza, Roma Tre e Tor Vergata.
Il collettivo Cambiare Rotta ha aderito a una giornata di agitazione studentesca nazionale per la Palestina, che prevede flash mob, esposizione di bandiere palestinesi e potenziali interruzioni delle lezioni per denunciare quella che definiscono la “complicità dell’Occidente nel genocidio”. Alla Sapienza sono previste iniziative nelle facoltà di Lettere, Matematica, Filosofia, Fisica, Scienze politiche e Giurisprudenza, con un flash mob finale al Rettorato, già occupato lo scorso marzo.
Parallelamente, a Roma Tre si svolgerà un flash mob alle 16, mentre a Tor Vergata sarà allestito un infopoint nella macro-area di Lettere e filosofia dalle 11. Gli attivisti promettono di continuare a far sentire la propria voce all’interno delle università, che accusano di essere “istituzioni complici del genocidio in Palestina” attraverso accordi con università israeliane e un sostegno ideologico al sionismo.
Il recente passato ha visto già diverse tensioni nei campus romani, soprattutto alla Sapienza, dove il 16 aprile si erano verificati scontri tra collettivi studenteschi e polizia durante una riunione del Senato accademico, in seguito al rifiuto dell’ateneo di boicottare Israele. La rettrice Antonella Polimeni è stata più volte contestata dagli studenti proprio per la sua posizione definita “complice del genocidio”.
Oggi, 7 ottobre, gli attivisti si sono riuniti in presidio in piazzale Clodio per chiedere il rilascio di una persona fermata dopo gli scontri di sabato, mantenendo alta la tensione in vista delle prossime manifestazioni.






