Il 46enne americano, arrestato in Grecia, sarà sottoposto a interrogatorio e test del DNA per confermare la paternità. Indagini in corso su moventi e identità false.
Roma, 11 luglio 2025 – È giunto all’aeroporto di Ciampino Francis Kaufmann, il presunto responsabile del duplice omicidio avvenuto a Villa Pamphili, uno dei più grandi parchi di Roma. L’uomo, 46enne di origine statunitense, è stato scortato dalle forze dell’ordine italiane, tra cui il Servizio per la cooperazione internazionale di polizia, il Servizio centrale operativo della Polizia di Stato e la Squadra Mobile della Questura di Roma.
L’arrivo in Italia e il quadro giudiziario
Francis Kaufmann arriverà in Italia a bordo di un volo speciale proveniente dalla Grecia, dove era stato arrestato lo scorso 13 giugno sull’isola di Skiathos. Le accuse a suo carico riguardano il duplice omicidio della compagna Anastasia Trofimova e della figlia di 11 mesi Andromeda, trovate senza vita a Villa Pamphili il 7 giugno scorso. All’uomo, che ha utilizzato diversi alias come Rexal Ford e Matteo Capozzi durante la sua latitanza, verrà notificata l’ordinanza di arresto non appena giunto nel nostro Paese.
Entro cinque giorni, il giudice per le indagini preliminari fisserà l’interrogatorio di garanzia. Nel frattempo, verrà prelevato il suo DNA per accertare la paternità della bambina, elemento centrale nell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto di Roma Giuseppe Cascini e dal pm Antonio Verdi.
Le indagini si concentrano anche sugli esami istologici disposti sull’autopsia di Anastasia Trofimova, nata a Omsk, in Siberia. Secondo le prime ipotesi, la donna potrebbe essere stata soffocata. Durante un primo interrogatorio in videocollegamento dal tribunale di Larissa, Kaufmann si è avvalso della facoltà di non rispondere, dichiarando la propria innocenza e sottolineando la necessità di consultare il suo avvocato e il consolato americano.
Retroscena e indagini parallele: dalle false identità al finanziamento cinematografico
L’uomo, con un passato criminale che include cinque arresti per violenza domestica e aggressioni, ha vissuto in diversi Paesi, inclusi Russia, Nuova Zelanda, Islanda e Malta, dove ha assunto l’identità falsa di Rexal Ford, presentandosi come regista e produttore cinematografico fondando la società Tintagel Films. Proprio a Malta avrebbe conosciuto la compagna, di probabile origine russa o ucraina, e la figlia Andromeda.
Nel periodo della latitanza, Kaufmann ha utilizzato tre schede telefoniche diverse e ha cercato di affittare un’abitazione a Roma, in zone come Monteverde e Gregorio VII, per la quale gli investigatori cercano ora conferme. Inoltre, è emerso che l’uomo disponeva di carte di credito con le quali si finanziava pranzi e cene, mentre importanti somme di denaro – circa 5-6 mila euro – sarebbero state inviate dai suoi genitori.
Parallelamente all’indagine sull’omicidio, la Procura sta approfondendo la vicenda del finanziamento pubblico concesso dal Ministero della Cultura per il film “Stelle della notte”, progetto legato a Kaufmann. Si ipotizza il reato di truffa, poiché il contributo di circa 800 mila euro, erogato sotto forma di tax credit a una società di produzione con sede a Roma, sembrerebbe non essere mai stato ricevuto dall’uomo.
Il percorso che ha portato Kaufmann dall’isola di Malta all’Italia è ricostruito attraverso intercettazioni e testimonianze, tra cui il tentativo di affittare un’imbarcazione per raggiungere la Sicilia sotto falso nome. Le indagini proseguono per chiarire tutti gli aspetti della vicenda, compresa la reale identità della compagna e della figlia, ancora prive di documenti ufficiali.





