Una giornata di intensa mobilitazione quella che vede oggi gli studenti e i lavoratori dell’Università La Sapienza di Roma scendere in piazza per un corteo pro-Gaza partito dalla facoltà di Lettere. L’iniziativa è stata promossa da gruppi studenteschi come Cambiare Rotta, Osa e Udu.
La manifestazione per Gaza a La Sapienza
All’università La Sapienza di Roma è esplosa la protesta: cori, striscioni e fumogeni hanno dato il via al corteo organizzato dalle principali realtà studentesche dell’ateneo romano contro la guerra a Gaza e contro gli accordi con Israele. “Stop al genocidio”, “Palestina libera” e attacchi diretti al governo Meloni e alla rettrice Antonella Polimeni hanno scandito la manifestazione, partita nel pomeriggio davanti alla statua della Minerva e poi proseguita all’interno della città universitaria.
L’obiettivo del corteo
Gli studenti hanno ribadito la volontà di entrare in ogni facoltà, a cominciare da Lettere, già epicentro delle mobilitazioni dei giorni scorsi. Slogan e cori, accompagnati dal ritmo dei tamburi, hanno trasformato il corteo in un concentrato di rivendicazioni politiche, con cartelli raffiguranti i volti della premier, dei ministri e della segretaria del PD Elly Schlein sotto la scritta “Complice del genocidio”.
La polizia ha presidiato l’area con camionette e agenti schierati, mentre dal megafono risuonava un messaggio diretto: “Se bloccano la Flotilla, noi blocchiamo la città”.
Corteo arrivato alla facoltà di Fisica a La Sapienza
Tamburi, bandiere palestinesi e il suono delle sirene a simulare i raid aerei su Gaza. Così i collettivi studenteschi hanno attraversato oggi i corridoi della facoltà di Fisica dell’Università La Sapienza di Roma, interrompendo alcune lezioni.
Gli attivisti hanno scandito slogan come “Più armi meno bombe, free Palestine” e “Tutto il mondo detesta Israele”, rivendicando l’azione come un atto di protesta contro quello che definiscono “il genocidio a Gaza” e contro gli accordi accademici e industriali con Israele. All’esterno della facoltà sono stati bruciati manifesti con i nomi delle aziende partner dell’ateneo, tra cui Leonardo.
Fumogeni e petardi davanti al rettorato: ammainata la bandiera dell’Ue e issata quella palestinese
Momenti di tensione a La Sapienza quando gli studenti, al grido di “Bella ciao”, hanno attraversato la città universitaria accendendo fumogeni, esplodendo petardi e lanciando vernice contro l’ingresso del rettorato. Davanti all’edificio, gli studenti hanno intonato cori indirizzati alla rettrice Antonella Polimeni: “Siamo fuori al rettorato” e “Rettrice, strappa gli accordi con Israele”.
I manifestanti hanno poi ammainato la bandiera dell’Unione europea, issando al suo posto quella palestinese davanti alla statua della Minerva, simbolo dell’ateneo.
Occupata la facoltà di Scienze Politiche
Una grande bandiera palestinese calata all’ingresso ha dato il via all’azione: gli studenti della Sapienza, insieme ai movimenti Cambiare Rotta e a diversi collettivi universitari, hanno fatto irruzione oggi nella facoltà di Scienze Politiche interrompendo le lezioni.
Al grido “Blocchiamo tutto, noi la guerra non la vogliamo”, i manifestanti hanno percorso i corridoi battendo sulle porte delle aule e hanno poi annunciato l’occupazione della facoltà.
La mobilitazione, spiegano gli organizzatori, si inserisce nel sostegno alla Flotilla per Gaza e in un più ampio calendario di iniziative a favore della causa palestinese.






