Milano, 6 agosto 2025 – Il Parco di Rogoredo, situato a sud-est di Milano vicino alla stazione ferroviaria e della metropolitana, è nuovamente al centro dell’attenzione per il persistente problema dello spaccio di droga, che coinvolge soprattutto i giovani. A fare luce sulla situazione è stato lo psicologo e educatore Simone Feder, coordinatore dell’Area Giovani e dipendenze presso la comunità Casa del Giovane di Pavia, che ha denunciato come i pusher cerchino di fidelizzare i più giovani con la vendita di sostanze che spaziano dalla cannabis alla cocaina e all’eroina, spesso con metodi violenti.
L’impegno del Team Rogoredo e delle associazioni
Ogni mercoledì sera, dalle 20 alle 22, opera nel Parco di Rogoredo il Team Rogoredo, un consorzio composto da cinque associazioni – Casa del Giovane Pavia, La Centralina, Cisom, Vispe e Milano Sospesa – che distribuisce cibo, indumenti e sostegno affettivo ai cosiddetti “giovani fantasmi”, ragazzi e ragazze caduti nella dipendenza da sostanze, ma anche nel gioco d’azzardo e nell’alcolismo. L’obiettivo principale è quello di avviare un percorso di uscita dal tunnel della tossicodipendenza e di riabilitazione.
Tra i protagonisti di questa rete solidale c’è Paolo Talenti, gestore di ristoranti McDonald’s, che si impegna personalmente insieme ai suoi volontari per portare un aiuto concreto ai giovani in difficoltà. Talenti racconta di aver incontrato Simone Feder qualche anno fa e di essersi unito all’attività di sostegno a Rogoredo, preparando ogni mercoledì circa un centinaio di panini accompagnati da acqua e yogurt, allestendo un banchetto per i ragazzi del Parco.
Dal sostegno alla reintegrazione lavorativa
Oltre alla distribuzione di generi di prima necessità, l’approccio di Talenti e del Team Rogoredo punta anche a creare un rapporto umano con i giovani, molti dei quali desiderano semplicemente non sentirsi più “fantasmi”, ma persone ricordate e riconosciute. Terminata la fase di emergenza, i ragazzi vengono accompagnati in un centro di riabilitazione a Milano chiamato “Sollievo”, dove Simone Feder e il suo staff si occupano del recupero psicologico e sociale.
Importante è anche la proposta lavorativa offerta da Talenti alla conclusione del percorso di recupero: negli ultimi anni, alcuni giovani riabilitati hanno trovato impiego presso i ristoranti della sua azienda, iniziando così un nuovo capitolo della loro vita. Il ristoratore si è detto fiducioso nel poter estendere questa opportunità anche ad altre realtà imprenditoriali, per favorire un’inclusione lavorativa stabile e duratura.
Simone Feder, noto anche per il suo impegno culturale e sociale, ha pubblicato il libro “Alice e le regole del bosco” (Mondadori), che racconta le storie vissute nel Bosco di Rogoredo, contribuendo a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle dinamiche di dipendenza e recupero giovanile. La Casa del Giovane di Pavia e le associazioni collegate continuano così a operare in rete per affrontare un fenomeno complesso e radicato, offrendo supporto concreto e speranza ai giovani più fragili.
Fonte: Riccardo Sciannimanico - Spaccio a Rogoredo, il ristoratore che dà lavoro ai tossicodipendenti riabilitati
