Alpinista altoatesino disperso sul Gran Zebrù è stato trovato morto. Fabio Trevisan, 28 anni di Laives, è stato travolto da una valanga durante la salita. Le operazioni di ricerca, iniziate ieri, hanno coinvolto elicotteri della Guardia di Finanza e squadre di soccorso alpino
Fabio Trevisan, giovane alpinista 28enne originario di Laives, è stato trovato morto sul Gran Zebrù. L’incidente che gli è costato la vita è avvenuto il 30 maggio 2025, quando il giovane stava affrontando una scalata in compagnia di un amico. Durante la salita lungo un canalone è stato colpito da una valanga che lo ha trascinato per circa 300 metri.
L’incidente e le operazioni di soccorso
L’incidente si è verificato ieri mattina, in un canalone noto per il suo alto rischio di valanghe. Il compagno di cordata di Trevisan, sebbene colpito dalla massa nevosa, è riuscito a mettersi in salvo e ha immediatamente allertato i soccorsi. Le operazioni di ricerca sono state rese estremamente difficili dalle condizioni meteorologiche avverse e dal rischio di nuove valanghe. Per questo motivo, i soccorritori hanno utilizzato un elicottero per sorvolare l’area in cerca di segni di vita.
Nel pomeriggio di ieri è stato rinvenuto il casco di Trevisan, un importante indizio che ha permesso ai soccorritori di seguire la giusta direzione. Questa mattina c’è stata un’intensificazione delle operazioni, grazie al supporto dell’elicottero della Guardia di Finanza, dei militari del soccorso alpino di Silandro e delle unità cinofile. Purtroppo, poco dopo, la salma è stata localizzata sotto un cumulo di neve e recuperata dagli uomini del soccorso alpino.
I pericoli del Gran Zebrù
Il Gran Zebrù, noto anche come Königspitze, è una montagna che raggiunge i 3.857 metri di altezza. Questa vetta è famosa non solo per la sua bellezza, ma anche per le sfide che offre agli alpinisti. Negli ultimi anni, il numero di escursionisti e alpinisti che si avventurano su questa montagna è aumentato, attratti dalla sua fama e dai paesaggi mozzafiato che la circondano. Tuttavia, le condizioni climatiche imprevedibili e il costante rischio di valanghe rappresentano una seria preoccupazione per chi decide di intraprendere queste avventure.