Rinvenuto uno scheletro nell’ospedale San Camillo di Roma
Roma, 24 luglio 2025 – Un ritrovamento insolito ha destato sorpresa questa mattina nell’ospedale San Camillo-Forlanini di Roma, presso il quartiere Gianicolense. Durante alcuni lavori di ristrutturazione in un padiglione chiuso della struttura sanitaria, un operaio ha scoperto uno scheletro umano tra i rifiuti ammassati al piano terra, nel vano di uno degli ascensori.
San Camillo, ritrovamento scheletro nel padiglione Monaldi
Secondo quanto riferito da fonti sanitarie e amministrative all’ANSA, il ritrovamento dello scheletro è avvenuto nel padiglione Monaldi del San Camillo, una delle aree dell’ospedale attualmente inagibili e sottoposte a interventi di ristrutturazione. I resti ossei, presumibilmente di anni fa, erano nascosti in un cumulo di immondizia varia. Sul posto sono intervenuti immediatamente i carabinieri della stazione Monteverde, insieme agli specialisti della sezione rilievi del Nucleo investigativo di via in Selci e al medico legale, per avviare le indagini e le verifiche necessarie.
San Camillo-Forlanini: una struttura di rilievo nel sistema sanitario romano
L’Azienda ospedaliera San Camillo-Forlanini, fondata nel 1929, è uno dei poli sanitari più importanti della capitale, con 976 posti letto e oltre 24.000 ricoveri ordinari annui. Situata in Circonvallazione Gianicolense, conta su 3.708 dipendenti e offre un’ampia gamma di servizi specialistici, inclusa la gestione di trapianti d’organo e l’assistenza in emergenza di secondo livello. L’ospedale è organizzato in 14 padiglioni distribuiti su un’area di 238.000 metri quadrati, con reparti di medicina, chirurgia, oncologia, pediatria e molto altro.
Il ritrovamento dello scheletro, avvenuto nel contesto di un importante progetto di ristrutturazione, sottolinea il valore storico e la complessità di una struttura che, nel corso dei decenni, si è ampliata e trasformata, mantenendo un ruolo centrale nella rete sanitaria romana.
Le autorità competenti proseguiranno con le opportune verifiche per chiarire la provenienza e la datazione dei resti ossei rinvenuti, nel rispetto delle procedure medico-legali e investigative.






