Emergono nuovi dettagli dall’inchiesta sull’agguato al pullman dei tifosi del Pistoia Basket avvenuto domenica scorsa a Rieti e costato la vita a un autista. Uno degli ultras fermati, Alessandro Barberini, ha ammesso davanti alla Polizia di aver partecipato al lancio di sassi contro il mezzo, pur negando di aver lanciato quello fatale.
Agguato al pullman a Rieti: le ammissioni di Barberini e le intercettazioni
Secondo quanto riportato da La Repubblica, Barberini, 53 anni, cameriere e ultras della Sebastiani Basket, ha dichiarato: “Volevamo fargli vedere chi eravamo noi, che non avevamo paura certo di loro. Anche io ho tirato un sasso, in tanti lo abbiamo fatto. Ma il mio non è stato quello che ha ucciso”. Ha inoltre aggiunto: “Ho colpito la parte centrale del pullman, la mia era una pietra piccola”. L’uomo ha spiegato che l’intenzione era quella di un confronto fisico, non di uccidere: “Siamo andati dietro il PalaSojourner con l’intenzione di prenderci a cazzottate con loro ma c’era la polizia”.
Le intercettazioni ambientali raccolte dagli investigatori rivelano ulteriori retroscena: uno degli ultras ha detto “Se avessimo preso l’autista avremmo fatto una strage”, mentre un altro, intercettato dagli inquirenti, ha affermato “Forse dovevo mirare più in basso”. Barberini ha anche menzionato la presenza di Giuseppe Aguzzi, capo della curva Terminillo, anch’egli destinatario di un Daspo, e ha raccontato di come lui e gli altri ultras si siano posizionati lungo il guardrail per aspettare il passaggio del pullman.
Le indagini e le misure adottate
Barberini, insieme a Manuel Fortuna e Kevin Pellecchia, è indagato per omicidio volontario aggravato e comparirà oggi davanti al Gip del Tribunale di Rieti per l’udienza di convalida. Nel frattempo la Polizia ha emesso 12 Daspo contro gli ultras coinvolti: otto per una durata di 5 anni, mentre per uno il divieto di accesso a manifestazioni sportive sarà di 8 anni per recidività.
Gli investigatori stanno effettuando accertamenti sul Dna di sei giovani sospettati di aver partecipato all’agguato, tra cui i tre arrestati. Si indaga inoltre su altri tifosi che avrebbero preso parte alla spedizione e che si sarebbero allontanati in auto poco dopo l’attacco.
Le autorità proseguono nelle indagini per chiarire ogni aspetto della vicenda e individuare tutti i responsabili dell’aggressione al pullman che ha segnato una tragedia nel mondo del basket e degli ultras italiani.






