Milano, 17 dicembre 2025 – Questa mattina, in concomitanza con l’udienza che vede imputati Leonardo Apache La Russa, figlio del Presidente del Senato Ignazio La Russa, e il suo amico Tommy Gilardoni, il collettivo transfemminista Non Una Di Meno ha organizzato un presidio davanti al Tribunale di Milano. Le attiviste hanno esposto cartelli con lo slogan “Sorella noi ti crediamo”, manifestando la loro solidarietà alla giovane vittima di violenza di genere mentre il giudice valutava l’idoneità della richiesta di risarcimento danni presentata dai legali della ragazza.
Il caso e le fasi dell’inchiesta

L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Milano, riguarda accuse di revenge porn e violenza sessuale. Leonardo La Russa e Tommy Gilardoni sono accusati di aver violentato una giovane di 22 anni nella casa milanese del figlio del Presidente del Senato nella notte tra il 18 e il 19 maggio. La ragazza ha denunciato di avere ricordi vaghi della serata in quanto drogata, affermando che La Russa le avrebbe somministrato un drink e che lei non era in condizioni di scegliere. Inoltre, ha dichiarato che entrambi gli imputati avrebbero avuto rapporti sessuali con lei senza il suo consenso, circostanza che i due giovani hanno sempre negato.
Il legale di La Russa, Adriano Bazzoni, ha chiarito che il figlio del Presidente del Senato ha collaborato sin da subito, consegnando sia il cellulare che la scheda SIM allo studio legale di famiglia, contrariamente a quanto era stato inizialmente riportato. La decisione di restituire la SIM è stata presa dalla Procura in quanto intestata allo studio legale di Ignazio La Russa, e quindi coperta da immunità parlamentare. Ora si attende la copia forense del cellulare, fondamentale per ricostruire con precisione gli eventi.
L’avvocato della ragazza, Stefano Benvenuto, ha sottolineato l’importanza di rispettare l’immunità parlamentare prevista dall’articolo 68 della Costituzione durante le fasi investigative, per evitare che eventuali prove vengano dichiarate inutilizzabili nel processo.
Chi è Tommy Gilardoni, l’amico e coimputato
Tommy Gilardoni, 24 anni, è un DJ e imprenditore originario della Val d’Intelvi, in provincia di Como. Dopo un percorso giovanile trascorso tra la Lombardia e Londra, dove ha frequentato la Regent’s University, ha aperto due aziende nella capitale britannica nel settore dei contenuti digitali e video, assumendo il ruolo di direttore. Il suo profilo social e le frequentazioni con “rich kids” e personaggi noti hanno attirato l’attenzione mediatica in un contesto di vita notturna esclusiva, tra club e feste di alto livello.
Recentemente Gilardoni ha effettuato una “operazione pulizia” sui social: molte foto e video che lo ritraevano in compagnia di personaggi influenti, come Rocco Ritchie, figlio di Madonna e Guy Ritchie, sono stati rimossi. Tra queste immagini, alcune documentavano momenti di svago in motocross e in ambienti raffinati della Londra by night. Nonostante ciò, una foto recente lo mostra ancora su uno yacht a Ibiza.
Il legame tra Gilardoni e La Russa si è consolidato proprio nella capitale inglese, dove entrambi hanno frequentato ambienti universitari e sociali di élite, per poi ritrovarsi nella discoteca milanese “Apophis” la notte degli eventi contestati.
Fonte: Roberto Smaldore - La Russa jr., Non Una Di Meno fuori dal tribunale: "Sorella noi ti crediamo"






