Trieste, 16 luglio 2025 – Nel contesto dell’inchiesta sull’omicidio di Liliana Resinovich, emergono nuovi dettagli sulle indagini che vedono come indagato Sebastiano Visintin. I difensori di Visintin, gli avvocati Alice e Paolo Bevilacqua, hanno rilasciato una nota in cui esprimono un cauto sostegno alle ulteriori attività investigative, pur manifestando preoccupazione per lo stato di salute del loro assistito.
Resinovich, timore per la salute di Sebastiano Visintin durante le indagini
Visintin, affetto da una cardiopatia ischemica trattata con rivascolarizzazione coronarica, affronta con difficoltà questa fase processuale. Gli avvocati sottolineano come l’uomo speri che il suo cuore “debole” riesca a sostenere “l’ennesima ondata di fatto accusatoria e mediatica”. Tale condizione rende particolarmente delicato il proseguimento delle attività investigative.
Perquisizione e accertamenti: la posizione della difesa
La recente perquisizione effettuata nell’abitazione di Visintin ha riguardato, in particolare, la verifica dei consumi legati all’attività di affilatura coltelli, insieme alla ricerca di eventuali tracce di materiale ferroso residuato dalla lavorazione degli stessi. I legali hanno espresso un plauso all’operato della Procura per l’“eccesso di zelo investigativo”, pur sottolineando che tali elementi difficilmente potranno essere considerati decisivi come prove a carico.
Inoltre, la difesa ha manifestato un certo rammarico per non aver accolto la proposta avanzata dall’indagato durante la perquisizione, che suggeriva di estendere l’analisi dei tamponi per la ricerca di materiale ferroso a tutta la casa e non solo all’area trasformata in laboratorio. Questo particolare potrebbe risultare rilevante ai fini di una più completa e oggettiva valutazione dei fatti.
Le indagini proseguono quindi con nuove acquisizioni, mentre si attende un’evoluzione del quadro probatorio che dovrà essere valutato con attenzione dal punto di vista giudiziario e medico.






