Villapiana, 29 maggio – Maurizio Landini, segretario generale della CGIL, ha sottolineato l’importanza di votare per difendere la libertà lavorativa. Ha evidenziato la necessità di contrastare la precarietà, fermare le morti sul lavoro, bloccare i licenziamenti ingiustificati ed estendere la cittadinanza a chi lavora e contribuisce al Paese. Landini ha auspicato un cambio di rotta da parte di Governo e Parlamento, con i referendum dell’8 e 9 giugno come opportunità per promuovere leggi che tutelino i diritti dei lavoratori e migliorino le condizioni di vita
Maurizio Landini, segretario generale della CGIL, ha recentemente rilasciato dichiarazioni forti e chiare in merito ai referendum previsti per l’8 e 9 giugno. Durante un incontro con i giornalisti a Villapiana, Landini ha espresso la necessità di votare per affermare la libertà delle persone nel contesto lavorativo. Le sue parole si sono concentrate su temi cruciali come la precarietà, la sicurezza sul lavoro e il diritto alla cittadinanza per chi vive e lavora in Italia da anni, contribuendo così al benessere del Paese.
Libertà e dignità per i lavoratori
“Chiediamo di dire basta alle morti sul lavoro, di bloccare i licenziamenti senza giusta causa e di garantire a tutti i lavoratori un contratto dignitoso“, ha affermato Landini, sottolineando che la libertà di un individuo è direttamente correlata alla sua stabilità economica e lavorativa. Secondo Landini, la precarietà non è solo una condizione lavorativa, ma una vera e propria limitazione alla libertà personale. Se un giovane non riesce a ottenere un mutuo o a pianificare un futuro stabile, è evidente che le sue opportunità di vita si riducono drasticamente.
Necessità di cambiamento
Landini ha denunciato le leggi “balorde” approvate negli ultimi 25 anni, che, secondo lui, hanno contribuito a creare un ambiente di lavoro insostenibile. Ha richiamato l’attenzione sulla necessità di una revisione delle politiche lavorative, esortando il governo e il Parlamento a cambiare rotta. “Andare a votare non significa scegliere un partito, ma esprimere un’opinione sui diritti dei lavoratori“, ha spiegato, enfatizzando l’importanza della partecipazione democratica.






