Roma, 9 luglio 2025 – La commissione Giustizia del Senato ha approvato all’unanimità il disegno di legge che introduce il reato di femminicidio nel codice penale italiano. Un passo che rappresenta non solo un’ importante novità legislativa, ma anche un significativo avanzamento nella lotta contro la violenza di genere.
La senatrice e presidente della commissione Giustizia, Giulia Bongiorno, ha dichiarato con soddisfazione: “È una svolta in diritto che segna anche un salto di qualità nella lotta alla violenza sulle donne. Riconoscere che il femminicidio è frutto di discriminazione significa inquadrare correttamente il fenomeno. Esprimo la mia soddisfazione per l’ok a un testo che rappresenta anche una battaglia della Lega, che portiamo avanti da tempo”.
Bongiorno, avvocata penalista di lunga esperienza e figura di rilievo politico, sottolinea così l’importanza di definire il femminicidio come un reato specifico, distinguendolo dagli altri tipi di omicidio per il suo legame diretto con la violenza di genere.
Reato di femminicidio in Italia: il contesto attuale
Il femminicidio è definito come l’omicidio doloso o preterintenzionale di una donna per motivi legati al genere, spesso all’interno di contesti di violenza domestica oppure di odio misogino. La sua introduzione nel codice penale italiano mira a riconoscere e contrastare in modo più efficace questa manifestazione estrema di discriminazione e violenza.
Il 2025 si sta rivelando, purtroppo, un anno in cui la piaga dei femminicidi continua a mietere vittime in Italia. Secondo gli ultimi dati disponibili, aggiornati a lulgio 2025 dall’Osservatorio Nazionale Femminicidi, Transcidi, Lesbicidi di Non Una Di Meno, si sono già registrati 60 femminicidi dall’inizio dell’anno. Questo bilancio parziale dipinge un quadro desolante: nonostante l’aumento della consapevolezza e gli sforzi legislativi, il numero di donne uccise per mano di uomini, spesso partner o ex, resta alto. Le storie che emergono, fatte di denunce inascoltate, segnali ignorati e percorsi di protezione che si rivelano insufficienti, ricordano che il problema non è solo di repressione, ma culturale e sociale.
Il ruolo di Giulia Bongiorno e l’impegno politico
Giulia Bongiorno, senatrice della Lega e avvocata con una lunga carriera in ambito penale, è da tempo impegnata in battaglie legislative e sociali per la tutela dei diritti delle donne e la lotta contro la violenza di genere. Il suo annuncio della recente approvazione in commissione rappresenta dunque anche il risultato di un impegno costante e trasversale.
Il disegno di legge, ora all’esame delle altre commissioni e dell’aula del Senato, potrebbe aprire la strada a una maggiore tutela giuridica per le vittime di femminicidio e a un rafforzamento delle misure preventive.
La commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, convocata per il 10 luglio 2025 a Palazzo San Macuto, proseguirà nell’analisi e monitoraggio delle politiche di contrasto alla violenza di genere, confermando l’attenzione istituzionale su un tema di grande rilevanza sociale e umana.






