Roma, 27 settembre 2025 – Un corteo popolare ha attraversato oggi le vie del Quarticciolo, storica borgata del Municipio Roma V, per riaffermare l’identità e le istanze degli abitanti di questo territorio della Capitale, spesso raccontato attraverso stereotipi e narrazioni emergenziali.
Il Festival del Quarticciolo Ribelle: una voce dal basso

Il corteo si inserisce all’interno del Festival del Quarticciolo Ribelle, manifestazione che nasce con l’obiettivo di dare spazio e voce alle persone che vivono la borgata, a differenza di quanto accade quando il quartiere finisce sulle pagine di cronaca solo per problemi o emergenze. Una delle protagoniste della mobilitazione, attiva nel doposcuola del quartiere, ha spiegato: “L’importante è raccontarsi, non farsi raccontare. Quando siamo stati associati al decreto Coivano, abbiamo deciso di prendere in mano la narrazione del nostro territorio. Noi sappiamo quali sono le nostre necessità: innanzitutto la casa. Il Quarticciolo è un quartiere di edilizia residenziale pubblica che vive uno stato di abbandono, con assegnazioni bloccate e una sanatoria ferma dal 2020.”
L’abitante ha sottolineato come il modello Coivano, percepito come un approccio emergenziale imposto dall’alto, non rispecchi le esigenze locali: “Non ci appartiene, noi proponiamo un sistema che valorizzi la dignità delle persone, ascoltando i progetti già attivi sul territorio.”
Il Quarticciolo: storia, architettura e comunità
Il Quarticciolo, situato tra viale Palmiro Togliatti e via Prenestina, è una delle ultime borgate ufficiali costruite a Roma durante il periodo fascista, precisamente tra il 1939 e il 1943, su progetto di Roberto Nicolini per l’Istituto Fascista Autonomo Case Popolari. L’impianto urbanistico riprende la struttura ortogonale romana con cardo e decumano, mentre l’architettura si caratterizza per edifici a torre e forme geometriche che richiamano una fortezza, come il fabbricato principale che avrebbe dovuto ospitare la Casa del Fascio e alloggi popolari.
Negli anni della Resistenza, il Quarticciolo ha avuto un ruolo significativo, con la presenza di partigiani e la famosa banda del Gobbo, rendendo la zona un punto di riferimento nella lotta contro l’occupazione nazista.
Oggi il quartiere ospita iniziative culturali come il Teatro Biblioteca Quarticciolo e si inserisce in una rete di trasporti pubblici che lo collegano al resto di Roma, mantenendo vive le sue tradizioni e la comunità.
Il corteo di oggi è dunque un momento di riaffermazione dell’identità del Quarticciolo, un richiamo a essere protagonisti della propria narrazione e a rivendicare diritti e servizi in un territorio segnato da difficoltà ma ricco di storia e di vita sociale.
Fonte: Nicolò Morocutti - Roma, sfila il corteo popolare del Quarticciolo: "Modello Caivano non ci appartiene"






