Prosegue la mobilitazione studentesca in tutta Italia in segno di solidarietà con la Global Sumud Flotilla, la missione umanitaria internazionale che cerca di rompere il blocco navale israeliano sulla Striscia di Gaza per portare aiuti alla popolazione palestinese. Dopo i cortei di ieri sera, le proteste si sono intensificate con numerose occupazioni, sit-in e assemblee straordinarie in università e scuole da nord a sud del Paese.
Proteste e occupazioni nelle Università italiane: la solidarietà degli studenti alla Flotilla
Questa mattina è stata occupata l’Università del Salento, dove gli attivisti di Cambiare Rotta hanno bloccato gli open day e l’attività didattica, segnando un chiaro segnale di protesta. Situazione analoga si registra a Milano, dove gli studenti della Università Statale hanno occupato l’ateneo e si preparano allo sciopero generale previsto per domani, convocato in risposta all’abbordaggio israeliano delle navi della Global Sumud Flotilla. A Bologna, il rettorato è stato bloccato dai collettivi universitari, con tafferugli segnalati davanti alla stazione ferroviaria durante un tentativo di blocco dei binari da parte degli studenti.
A Firenze è stata occupata la sede universitaria di via Laura, con centinaia di studenti che hanno dato vita a un corteo spontaneo in solidarietà alla Flotilla. Anche a Torino, diversi licei e il Palazzo Nuovo delle facoltà umanistiche sono stati occupati da studenti medi e universitari in protesta contro il blocco navale israeliano. A Bari, gli studenti dell’Università Aldo Moro hanno occupato un’aula per chiedere la sospensione di ogni accordo con Israele, mentre a Genova sono in corso assemblee straordinarie e picchetti davanti a scuole e atenei.
Manifestazioni e sciopero generale: lo scontro politico
Oltre alle azioni nelle università, si registrano manifestazioni diffuse anche in altre città italiane, da Bari a Napoli e in Sardegna, dove si sono svolti cortei e flash mob. È atteso un corteo a Roma con la partecipazione di circa diecimila persone, organizzato dagli studenti palestinesi e dalla Global Sumud Flotilla, con partenza dal Colosseo alle 18.30.
La protesta studentesca si inserisce in un clima di forte tensione politica. Per domani è stato proclamato uno sciopero generale dalla Cgil e dall’Unione dei Sindacati di Base, che ha scatenato un duro scontro con la premier Giorgia Meloni. La presidente del Consiglio ha criticato l’indizione dello sciopero, definendolo incompatibile con un “weekend lungo”, mentre il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha ribadito la necessità di difendere i valori della democrazia e il diritto alla pace, richiamando l’importanza dello sciopero come strumento di lotta.
Le iniziative di protesta riflettono un diffuso impegno di studenti e lavoratori italiani a sostegno della causa palestinese e contro il blocco navale israeliano, in attesa di sviluppi sulla delicata situazione internazionale legata alla missione della Global Sumud Flotilla.
Tensioni in un liceo tra proPal e membri comunità ebraica
Tensioni si sono registrate questa mattina nel cortile del liceo artistico Caravillani, situato nella zona di Villa Pamphili a Roma, in un’area condivisa con un tempio di preghiera ebraico. La dinamica dell’episodio, ancora al vaglio delle autorità, ha visto coinvolti studenti esponenti di un gruppo pro-Palestina e alcuni membri della comunità ebraica locale.
Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine intervenute sul posto, i fatti sono iniziati durante la pausa ricreazione, quando un gruppo di studenti, armati di megafono, ha intonato slogan a favore della Palestina nel cortile adiacente al tempio di preghiera. In risposta, alcune persone presenti all’interno del luogo di culto sono uscite, dando origine a una discussione che è degenerata in spintoni. La polizia ha proceduto all’identificazione di decine di persone coinvolte appartenenti a entrambi i gruppi e sta analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza per ricostruire con precisione l’accaduto.






