Roma, 5 dicembre 2025 – Protesta delle sezioni romane del Partito Democratico (PD) e dei Giovani Democratici davanti alla Nuvola, sede della fiera Più Libri Più Liberi 2025, in corso a Roma dal 4 all’8 dicembre. L’iniziativa di protesta è stata organizzata in opposizione alla presenza della casa editrice Passaggio al Bosco tra gli espositori della manifestazione, una scelta che ha suscitato forti polemiche e critiche da parte di numerosi autori, editori e rappresentanti politici.
La protesta e le motivazioni del Partito Democratico e dei Giovani Democratici

Lo striscione esposto recitava inequivocabilmente: “Più Libri Più Liberi… dal fascismo“. A spiegare le ragioni della manifestazione è stato Jacopo Augenti, segretario dei Giovani Democratici di Roma, che ha sottolineato come la fiera dovrebbe essere uno spazio dedicato ai valori della libertà di espressione e dell’editoria aperta e accessibile a tutti. Augenti ha definito “profondamente grave” la presenza di una casa editrice che, a suo avviso, “vuole ridare dignità alla storia delle Ss e all’occupazione nazifascista di questa città e di questo Paese”. Ha ricordato inoltre che la base della democrazia italiana si fonda su una Costituzione antifascista.
Anche Enzo Foschi, segretario del PD di Roma, ha espresso la sua ferma contrarietà: “Quello che sta accadendo è un tentativo di normalizzazione di alcune idee. Non ci pieghiamo, manifestiamo oggi e manifesteremo ogni volta che sarà necessario ribadire che il fascismo non è un’opinione ma un crimine”. Durante la protesta si è registrato anche uno scambio di battute con lo scrittore Francesco Giubilei, presente tra il pubblico, che ha tentato di porre domande sulle posizioni editoriali di Passaggio al Bosco, ma senza ricevere risposta.
Le polemiche sull’inclusione di Passaggio al Bosco a Più Libri Più Liberi
La presenza di Passaggio al Bosco alla fiera ha scatenato un ampio dibattito. Decine di autori, tra cui nomi noti come Alessandro Barbero, Antonio Scurati, Zerocalcare e Daria Bignardi, hanno firmato una lettera aperta in cui si dichiarano “sorpresi” della partecipazione di questa casa editrice, accusata di promuovere pubblicazioni che esaltano figure e ideologie nazifasciste e antisemite. L’appello ha sollevato interrogativi sull’adeguatezza della scelta da parte dell’Associazione Italiana Editori (AIE), che organizza la fiera.
AIE, tramite il presidente Innocenzo Cipolletta, ha difeso la propria posizione ricordando che “i capisaldi dell’editoria contemporanea sono il diritto d’autore e la libertà di edizione”. L’associazione ha inoltre precisato che non seleziona gli editori in base alle linee editoriali, ma richiede a tutti gli espositori la sottoscrizione di un contratto che impegna ad aderire ai valori espressi dalla Costituzione Italiana e dalle principali convenzioni sui diritti umani.
La casa editrice contestata ha ribadito la propria partecipazione a Più Libri Più Liberi 2025, sottolineando che la sua presenza non è su invito ma frutto di un’iscrizione regolare e di un contratto firmato in piena autonomia editoriale.
La querelle si inserisce in un contesto più ampio di dibattito sulla pluralità e i confini della libertà di espressione nel mondo dell’editoria italiana, una tematica che ha già interessato in passato sia la stessa fiera romana sia altri importanti eventi editoriali come il Salone del Libro di Torino.
Fonte: Marco Vesperini - Protesta di Pd e Giovani Democratici a Più Libri Più Liberi contro l'editore Passaggio al Bosco






