Roma, 22 settembre 2025 – Una giornata di forte tensione ha caratterizzato la mobilitazione studentesca a Roma, con migliaia di liceali che hanno manifestato in diverse zone della città. Il momento più critico si è registrato davanti alla sede dell’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio, dove gli studenti hanno lanciato uova e altri oggetti contro la porta dell’edificio. La protesta nasce dalla contestazione verso le politiche del Ministero dell’Istruzione guidato dal Ministro Giuseppe Valditara.
Contestazione all’Ufficio Scolastico Regionale e slogan contro il Ministro Valditara

Gli studenti, appartenenti principalmente ai licei romani, hanno espresso il loro dissenso urlando slogan come: “Valditara non ci permette di parlare dentro le scuole del genocidio di Gaza e noi ci riprendiamo i nostri spazi“. Oltre a questo, sono state rivolte minacce dirette alla direttrice dell’Usr, Anna Paola Sabatini, con lo slogan: “Qui sotto c’è una festa, vogliamo la tua testa“. Dopo aver manifestato davanti all’edificio, il corteo studentesco ha invaso Via Cavour e si è diretto verso la Stazione Termini per unirsi ad altri manifestanti.
La protesta è stata organizzata dal collettivo Osa, che ha indetto lo sciopero per denunciare le politiche del governo in materia di istruzione e solidarietà internazionale, con un’attenzione particolare alla situazione in Palestina. La giornata è stata caratterizzata anche dall’uso di fumogeni e bandiere, con le strade di Roma parzialmente bloccate. Presidi studenteschi si sono tenuti anche in altre sedi importanti, come l’Università La Sapienza.
Reazioni e contesto delle proteste studentesche a Roma
Le tensioni sotto la sede dell’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio si inseriscono in un quadro più ampio di mobilitazioni studentesche in tutta la città, che da mesi si susseguono per contestare diverse misure governative e rivendicare spazi e diritti nelle scuole. Gli studenti hanno dichiarato che continueranno la protesta nonostante la presenza delle forze dell’ordine.
Le polemiche legate al Ministro Giuseppe Valditara derivano anche dalle riforme scolastiche e universitarie da lui promosse, tra cui la riorganizzazione degli istituti tecnici e l’introduzione del modello “4+2”, con l’obiettivo di migliorare il collegamento tra scuola e mondo del lavoro, ma che ha incontrato critiche da parte di sindacati e opposizioni. Inoltre, le iniziative del ministro in materia di giudizi scolastici e disciplina hanno ulteriormente alimentato il malcontento tra studenti e insegnanti.
In questo contesto, la protesta odierna rappresenta una delle manifestazioni più significative degli ultimi mesi, segnata da un alto livello di partecipazione giovanile e da momenti di forte scontro simbolico con le istituzioni scolastiche e politiche.
Fonte: Marco Vesperini - Sciopero 22 settembre, studenti lanciano uova contro l'Ufficio Scolastico Regionale






