Roma, 13 ottobre 2025 – Alcune decine di attivisti pro Palestina si sono riunite oggi in presidio davanti alla sede della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) a Roma per manifestare contro l’incontro di calcio previsto per domani a Udine tra la nazionale italiana e quella di Israele.
Presidio sotto la FIGC: “Fuori Israele dai Mondiali”
Gli attivisti hanno esposto uno striscione con la scritta “Israele fuori dai mondiali” e hanno mostrato numerosi cartellini rossi, simbolo di protesta. Tra le ragioni espresse c’è la richiesta di escludere Israele dalle competizioni sportive internazionali, inclusi i campionati mondiali di calcio. “Mostriamo il cartellino rosso ad Israele come hanno fatto tante tifoserie nel mondo – hanno dichiarato i manifestanti – per chiedere che venga rimossa dalle competizioni sportive. La partita della nazionale italiana non si dovrebbe giocare perché rappresenta un tentativo di ripulire l’immagine e la coscienza di un’entità genocida. Se si pensa a quello che è accaduto alla Russia e ai pacchetti di sanzioni imposti alla Federazione Russa si capisce che si tratta di un doppio standard”.
Il presidio, quindi, si configura come una rivendicazione politica, come sottolineato dagli stessi attivisti che hanno precisato di non rivolgere appelli personali. “Il commissario tecnico Gennaro Gattuso ha già dichiarato di non interessarsi a questioni non legate al calcio – hanno aggiunto – ma consigliamo un ripasso di storia. Tuttavia, la decisione non può dipendere da un allenatore, anche perché l’Associazione Italiana Allenatori Calcio (AIAC) ha già chiesto di bandire Israele da queste competizioni. Non siamo soli in questa richiesta”.
Contesto storico e politico di Israele
Israele, ufficialmente Stato d’Israele, è uno Stato del Medio Oriente con una popolazione di circa 10 milioni di abitanti (dato 2025). Confina con il Libano, la Siria, la Giordania, l’Egitto e i territori palestinesi della Cisgiordania e della Striscia di Gaza. La regione è caratterizzata da una lunga e complessa storia di conflitti e dominazioni che risalgono all’antichità, passando attraverso il mandato britannico della Palestina fino alla costituzione dello Stato israeliano nel 1948.
Il conflitto israelo-palestinese rimane uno dei più complessi e controversi a livello internazionale, con rivendicazioni di sovranità e diritti che coinvolgono entrambe le popolazioni. Questo contesto alimenta tensioni anche nel mondo dello sport, dove l’esclusione di Israele da eventi internazionali viene richiesta da vari gruppi come forma di protesta politica.
Il ruolo di Gennaro Gattuso e la sua posizione
Gennaro Gattuso, commissario tecnico della nazionale italiana, è noto per la sua carriera da calciatore e allenatore, caratterizzata da grinta e determinazione. Tuttavia, ha dichiarato di voler mantenere separate le questioni politiche da quelle sportive in vista della partita di Udine. La sua posizione è stata oggetto di commenti da parte degli attivisti, che rilevano come la decisione sull’opportunità della partita non possa dipendere esclusivamente dal tecnico azzurro.
Il presidio di oggi a Roma rappresenta dunque un momento di forte contestazione politica che si intreccia con il mondo dello sport, in un contesto internazionale segnato da tensioni e richieste di giustizia.






