Milano, 24 luglio 2025 – Proseguono senza sosta le operazioni di ricerca per il ragazzo di 16 anni disperso nelle acque del fiume Po nei pressi del Ponte della Becca, nel territorio del Pavese, all’incrocio tra il Po e il Ticino. Il giovane, secondo la ricostruzione fornita dalle autorità, si è tuffato nel tardo pomeriggio di ieri senza più riemergere.
Le ricerche coordinate dai Vigili del Fuoco
A coordinare le attività di soccorso è il comandante dei Vigili del Fuoco di Pavia, Alessandro Segatori, che ha dichiarato: “Proseguiremo le ricerche fino a quando le speranze ce lo consentiranno“. Le squadre dispiegate stanno utilizzando ogni mezzo disponibile per scandagliare la zona interessata, impiegando risorse nautiche, terrestri e un elicottero. Le ricerche si concentrano dal punto in cui il ragazzo è scomparso fino al ponte successivo lungo il corso del fiume.
L’allarme è stato lanciato dalla madre del ragazzo, che ha riferito alle autorità come il figlio si sia immerso nel fiume e non sia più riemerso. La zona è particolarmente complessa, caratterizzata da forti correnti e gorghi, che rappresentano un pericolo non solo per chi si avventura nel fiume, ma anche per le operazioni di soccorso.
La ricostruzione dell’incidente
Una nuova ricostruzione dell’incidente avvenuto nelle ultime ore getta luce su quanto accaduto lungo la riva del fiume, nei pressi della confluenza tra il Ticino e il Po. Il giovane stava camminando vicino all’acqua quando, secondo quanto emerso, avrebbe perso l’equilibrio inciampando e finendo nel fiume. In quel tratto, la corrente è particolarmente insidiosa e l’ha subito trascinato al largo.
Nel disperato tentativo di salvarlo, il padre si è lanciato in acqua, dopo aver afferrato un secondo figlio ed evitato così che anche lui cadesse nel fiume. Nonostante l’intervento immediato, il ragazzo è stato trascinato via dalla corrente impetuosa.






