Milano, 2 ottobre 2025 – Un presidio a sostegno della Palestina ha animato nel pomeriggio di oggi la piazza antistante Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, in concomitanza con l’apertura della seduta del Consiglio comunale. La manifestazione, organizzata da gruppi pro-Palestina, si è svolta in un clima di forte mobilitazione politica e sociale, con l’appello rivolto alla cittadinanza a partecipare numerosa all’assemblea pubblica per sostenere la richiesta di revisione del gemellaggio tra la città di Milano e Tel Aviv.
Presidio pro-Palestina davanti a Palazzo Marino

I manifestanti hanno dato appuntamento alle ore precedenti l’inizio della discussione in Consiglio comunale per chiedere un impegno concreto da parte dell’amministrazione locale. Nel corso della seduta, il consigliere comunale Carlo Monguzzi, esponente di Europa Verde Sala Sindaco e noto per il suo impegno ambientale e politico, ha annunciato la presentazione di una mozione che mira all’interruzione del gemellaggio tra Milano e Tel Aviv.
Il presidio si è caratterizzato per la presenza di numerosi attivisti e cittadini, che hanno riempito sia la sala pubblica di Palazzo Marino sia la piazza antistante, sventolando bandiere palestinesi e scandendo slogan a favore della libertà e della pace in Palestina. La mobilitazione si inserisce in un contesto più ampio di proteste e manifestazioni che stanno interessando Milano e altre città lombarde, con cortei, occupazioni di spazi pubblici e azioni dimostrative di sostegno alla popolazione palestinese.
Il contesto delle proteste in Lombardia: dalla piazza al Consiglio comunale
La manifestazione di oggi segue una settimana di intensa attività di protesta nella città e nella regione. Solo ieri, 1 ottobre, circa ventimila persone hanno partecipato a un corteo pacifico in piazza Duomo, organizzato in solidarietà con la Global Sumud Flotilla, una spedizione umanitaria bloccata da Israele mentre tentava di raggiungere Gaza. Durante quel corteo, alcuni manifestanti hanno imbrattato con vernice rossa il monumento equestre di Vittorio Emanuele II, esprimendo anche critiche rivolte al governo italiano e israeliano.
Parallelamente, a Busto Arsizio e in altre località della Lombardia si sono registrate azioni di blocco del traffico ferroviario, con occupazioni delle stazioni e cortei che hanno richiesto l’attenzione delle forze dell’ordine, senza però degenerare in scontri violenti.
La mozione che sarà discussa in Consiglio comunale, promossa da Monguzzi, si inserisce dunque in un quadro di pressione crescente sulla giunta comunale affinché prenda una posizione istituzionale chiara nei confronti del conflitto israelo-palestinese, ponendo particolare attenzione alle richieste di solidarietà e giustizia avanzate dalla società civile milanese.
Palazzo Marino, edificio storico del Cinquecento e sede amministrativa di Milano dal 1861, è così diventato simbolicamente il luogo di un confronto pubblico intenso e significativo, capace di riflettere le tensioni internazionali anche nel tessuto urbano e politico cittadino.
Fonte: Sebastiana Risso - Presidio pro-Pal a Palazzo Marino prima della discussione sul gemellaggio con Tel Aviv






