Milano, 27 settembre 2025 – Nella serata di ieri, venerdì 26 settembre, piazza della Scala a Milano è stata teatro di un’iniziativa simbolica e di protesta promossa da diverse realtà politiche e sindacali, tra cui USB, Potere al Popolo, Cambiare Rotta e OSA. Circa sette tende sono state montate nell’area centrale della città per dare vita a un presidio permanente nell’ambito della mobilitazione nazionale denominata “100 piazze per Gaza”.
Piazza della Scala ribattezzata “Piazza Gaza”

Pietro Cusimano, rappresentante di USB Lombardia, ha sottolineato il significato dell’azione: “Per l’occasione abbiamo ribattezzato piazza della Scala come ‘Piazza Gaza’. L’obiettivo è mantenere alta l’attenzione sulla situazione in Palestina e sul genocidio a Gaza, ma anche sostenere la Global Sumud Flotilla. Inoltre, è un modo per richiamare il governo alle proprie responsabilità”. L’iniziativa si inserisce in un contesto di crescente mobilitazione sociale e sindacale, con l’Unione Sindacale di Base in prima linea per organizzare forme di protesta e sensibilizzazione sulla crisi umanitaria in Medio Oriente.
Il presidio si è sviluppato in una piazza blindata da transenne, a causa di un evento della Milano Fashion Week in corso al Teatro alla Scala. In questa cornice, Nico Vox di Potere al Popolo ha espresso la volontà di intervenire direttamente all’evento della Fashion Week per spiegare le ragioni della manifestazione nelle piazze: “Noi ci riteniamo l’equipaggio di terra della Flotilla. Credo che la parola d’ordine ‘Blocchiamo Tutto’, lanciata dall’USB e dal movimento nato dalla manifestazione del 22 settembre, ora si manifesterà in tutta la sua estensione”.
La mobilitazione proseguirà fino alla manifestazione nazionale a Roma
Il presidio permanente in piazza della Scala proseguirà fino al 4 ottobre, data in cui è stata convocata una grande manifestazione nazionale a Roma. Questo appuntamento vuole essere un momento di ulteriore pressione politica e di visibilità mediatica per la causa palestinese. L’USB, in particolare, ha ribadito l’urgenza di uno sciopero generale per denunciare lo sterminio del popolo palestinese, tema che continua a essere al centro delle cronache internazionali e delle mobilitazioni sociali in Italia.
La scelta di collocare il presidio proprio nel cuore di Milano, accanto a uno degli eventi più seguiti della moda italiana, ha voluto rappresentare un segnale forte e chiaro di dissenso e di richiesta di attenzione da parte di una parte significativa della società civile e sindacale, che si dichiara pronta a sostenere attivamente la causa palestinese attraverso iniziative pubbliche e forme di lotta organizzata.
Fonte: Nicoletta Totaro - 100 piazze per Gaza, tende davanti alla Scala: "Noi, l'equipaggio di terra della Flotilla"






