Prato, 20 novembre 2025 – Si è svolto questa mattina uno sciopero nazionale dei lavoratori di UPS, con una significativa mobilitazione anche davanti alla sede dell’azienda a Prato. La protesta, organizzata dai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil e Faisa Cisal, ha coinvolto circa un centinaio di lavoratori tra facchini e corrieri, che hanno interrotto le attività per rivendicare migliori condizioni di lavoro e il riconoscimento della loro professionalità.
Le motivazioni dello sciopero a Prato e in tutta Italia
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Stefano Gorelli, rappresentante Filt Cgil, ha spiegato che la mobilitazione è il risultato di un anno di trattative infruttuose con UPS, che si rifiuta di rinnovare un accordo di secondo livello scaduto da tre anni. “Chiediamo il riconoscimento della professionalità dei lavoratori, che quotidianamente assicurano consegne cruciali, come quelle di materiale medico agli ospedali, nonostante lo sciopero venga fatto con senso di responsabilità”, ha dichiarato Gorelli.
Tra le richieste principali vi sono un aumento della trasferta adeguato all’inflazione, l’introduzione di un buono pasto e la sospensione immediata delle attività in caso di allerta meteo rossa, in considerazione dei rischi che i dipendenti hanno affrontato in passato durante condizioni climatiche avverse. Inoltre, il sindacato sollecita UPS a farsi carico della responsabilità anche nei confronti dei fornitori che non rispettano gli accordi contrattuali. “Il riconoscimento della professionalità significa anche un adeguamento economico perché gli stipendi sono fermi da cinque anni, pur aumentando le richieste ai lavoratori”, ha aggiunto Gorelli.
Contesto generale e altre mobilitazioni sindacali in Italia
Lo sciopero di oggi si inserisce in un quadro più ampio di agitazioni sindacali nel settore dei trasporti e non solo. Nei prossimi giorni, infatti, sono previsti diversi scioperi generali e settoriali a livello nazionale, con adesioni da parte di molte sigle sindacali. Tra questi, spiccano le mobilitazioni indette per il 28 novembre, che interesseranno categorie pubbliche e private in vari settori, compresi trasporti aerei, ferroviari e autostradali.
La legge italiana garantisce il diritto di sciopero come strumento di tutela dei lavoratori, purché esercitato nel rispetto delle normative vigenti e senza arrecare danni eccessivi alla produttività e ai servizi essenziali. Le modalità di sciopero possono variare, e includono forme articolate come lo sciopero a singhiozzo o a scacchiera, che mirano a massimizzare l’efficacia della protesta con il minimo impatto economico per gli scioperanti.
In questo contesto, le rivendicazioni di UPS a Prato rappresentano un esempio di come i lavoratori del settore logistico chiedano un adeguamento concreto delle condizioni contrattuali, in linea con le mutate esigenze del mercato e delle condizioni economiche attuali. La mobilitazione odierna è una tappa importante di un confronto che rimane aperto tra sindacati e azienda, con l’obiettivo di un accordo che riconosca il valore e la professionalità di chi quotidianamente garantisce il servizio.
Fonte: Emanuele De Lucia - Prato, sciopero Ups. Filt Cgil: "Chiediamo riconoscimento della professionalità"





