Prato, 3 settembre 2025 – Si arricchiscono di nuovi dettagli le indagini sull’omicidio di Denisa Paun Adas, la escort romena di 30 anni trovata senza vita nei pressi di un casolare abbandonato a Montecatini Terme, nel Pistoiese. La procura di Prato ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini a Vasile Frumuzache, guardia giurata romena di 32 anni, accusato di omicidio aggravato e distruzione del cadavere. L’uomo, già in carcere, ha confessato il delitto e altri possibili collegamenti con ulteriori sparizioni femminili.
La confessione e le ricostruzioni investigative
Secondo quanto emerso, Frumuzache avrebbe ucciso Denisa la notte tra il 15 e il 16 maggio 2025 in un residence di Prato, dove la donna esercitava come escort. La guardia giurata ha dichiarato di aver agito per difendersi da un ricatto: la vittima avrebbe minacciato di rivelare alla moglie dell’uomo il loro rapporto, chiedendo 10.000 euro per il silenzio. Dopo aver strangolato Denisa nella stanza dell’hotel, Frumuzache avrebbe proceduto alla decapitazione con un coltello, occultando poi il corpo in un trolley bianco, che ha trasportato e nascosto in una zona isolata di Montecatini Terme. Il giorno successivo, secondo il racconto dell’accusato, avrebbe incendiato la testa della donna in giardino.
Le indagini si sono avvalse di immagini delle telecamere di videosorveglianza del residence e del tracciamento GPS dell’auto di Frumuzache, che hanno confermato i movimenti sospetti dell’uomo e la presenza del trolley contenente il corpo della vittima.
Indagini in espansione e ipotesi di complici
L’inchiesta si sta ampliando dopo che Frumuzache ha confessato un secondo femminicidio: quello di Ana Maria Andrei, un’altra escort romena di 27 anni, scomparsa dall’agosto 2024, i cui resti sono stati anch’essi ritrovati vicino a Montecatini. L’uomo avrebbe ucciso Ana Maria dopo un rifiuto a una prestazione sessuale a pagamento, senza però ammettere altre eventuali vittime.
Le autorità stanno ora esaminando sette anni di traffico telefonico dell’uomo per ricostruire la sua rete di contatti e individuare possibili complici, in particolare alla luce di alcune incongruenze nella sua versione, come l’assenza di tracce di sangue nella stanza dell’omicidio. Inoltre, la procura attende i filmati delle telecamere pubbliche per verificare la corrispondenza degli orari e dei percorsi indicati dal reo confesso.






