Potenza, 24 dicembre 2025 – In un passo significativo verso la tutela della salute e del benessere femminile, due istituti scolastici di Potenza hanno dato il via libera al congedo didattico mestruale per le studentesse. Il liceo classico Quinto Orazio Flacco e l’istituto Da Vinci-Nitti hanno adottato questa misura innovativa, frutto di una proposta della Consulta provinciale degli studenti avanzata a febbraio 2025. L’iniziativa è stata accolta grazie all’attività concreta dei rappresentanti studenteschi all’interno dei consigli d’istituto e a un accordo con i comitati studenteschi delle scuole superiori del capoluogo lucano.

Il congedo didattico mestruale: caratteristiche e funzionamento
Il congedo consente alle studentesse di assentarsi fino a due giorni al mese in caso di dismenorrea o altri disturbi legati al ciclo mestruale, senza che tali assenze compromettano la validità dell’anno scolastico. Per usufruire della misura è necessaria la presentazione di una certificazione medica, da consegnare entro il 30 settembre di ogni anno scolastico. Prima dell’approvazione ufficiale, il liceo musicale Walter Gropius aveva già sperimentato autonomamente questa possibilità con l’obiettivo di sostenere la salute delle proprie studentesse.
Il presidente della Consulta provinciale, Italo Marsico, ha definito il congedo «una misura di civiltà, attesa da tempo anche nel mondo del lavoro», sottolineando come in Basilicata questa novità abbia visto l’avvio concreto grazie all’impegno della rappresentanza studentesca. Marsico ha inoltre annunciato l’intenzione di estendere il congedo a tutti gli istituti della provincia di Potenza, interpretando il provvedimento come un segnale di apertura al cambiamento e di progresso sociale.
Il quadro normativo italiano e il confronto internazionale
Il tema del congedo mestruale è già presente in diversi Paesi a livello globale: in Giappone è in vigore dal 1947, mentre la Spagna lo riconosce anche in ambito lavorativo. In Italia, invece, non esiste ancora una normativa nazionale che disciplini questa tutela. Nel 2024, tuttavia, un disegno di legge presentato dall’Alleanza Verdi-Sinistra – con prima firma della deputata Elisabetta Piccolotti, attiva componente della XIX legislatura e impegnata su temi di cultura e istruzione – ha posto le basi per un riconoscimento legislativo rivolto a lavoratrici e studentesse affette da dismenorrea severa. In attesa di un intervento legislativo nazionale, alcune scuole stanno sperimentando autonomamente il congedo mestruale, come avvenuto a Potenza.
L’adozione del congedo didattico mestruale a Potenza si inserisce dunque in una cornice di crescente sensibilità verso il benessere femminile e rappresenta un modello virtuoso nel panorama italiano, soprattutto in una città come Potenza, capoluogo della Basilicata noto per la sua vivacità culturale e impegno sociale.





