Messina, 22 agosto 2025 – Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, destinato a collegare la Sicilia alla Calabria, ha ottenuto il via libera dal CIPESS e si prepara a entrare nella fase esecutiva con l’apertura dei cantieri prevista tra settembre e ottobre di quest’anno. L’opera infrastrutturale, definita il ponte a campata unica più lungo al mondo, rappresenta un investimento strategico per il Mezzogiorno e per l’intero Paese, con un impatto stimato sul PIL italiano superiore ai 23 miliardi di euro.
Caratteristiche tecniche e capacità del ponte
La struttura avrà una lunghezza complessiva di 3.666 metri, con una campata centrale sospesa unica di 3.300 metri, una larghezza dell’impalcato di 60,4 metri e torri alte 399 metri, tra le più elevate al mondo. La sezione stradale comprenderà tre corsie per senso di marcia più una corsia di servizio, mentre il sistema ferroviario prevede due binari integrati. Il ponte sarà in grado di supportare un traffico massimo di 6.000 veicoli all’ora e 200 treni al giorno, operando 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno.
Il progetto include oltre 40 chilometri di raccordi stradali e ferroviari, con una predominanza di gallerie e viadotti che collegheranno il ponte alle reti autostradali e ferroviarie esistenti, integrandosi con la direttrice ferroviaria Palermo-Catania-Messina e la futura linea AV/AC Salerno-Reggio Calabria.
Investimenti e costi di realizzazione
Il costo complessivo è stimato in 13,5 miliardi di euro, di cui circa 10,5 miliardi destinati al contraente generale, Eurolink, che si occuperà della costruzione. Questo importo comprende lavori strutturali, sicurezza, ingegneria, monitoraggio ambientale e mitigazione dell’impatto territoriale. Altri 3 miliardi coprono spese di direzione lavori, bonifiche ambientali, sorveglianza e oneri legali.
La manutenzione ordinaria sarà stimata in circa 80 milioni di euro annui tra il 2033 e il 2062, suddivisi tra manutenzione ordinaria, personale e altri costi. La manutenzione straordinaria, basata su esperienze internazionali, è prevista in 1,64 miliardi di euro per il periodo 2034-2060, includendo rifacimento pavimentazioni, verniciature, barriere stradali e sistemi meccanici.
Tariffe e ricavi attesi
Le tariffe per l’attraversamento saranno significativamente scontate rispetto ai livelli attuali: per esempio, il pedaggio per le auto sarà di circa 3,93 euro per tratta (con sconti fino all’80% rispetto ai costi attuali). Nel 2033 si prevede un traffico di circa 4,5 milioni di veicoli, con un ricavo annuo stimato di 162,8 milioni di euro, destinato a salire fino a 336 milioni nel 2062 grazie all’aumento del traffico passeggeri e merci.
Il ponte si inserisce nel Corridoio Scandinavo-Mediterraneo, un asse strategico europeo che collega Helsinki a Palermo, rafforzando la coesione territoriale, la sostenibilità ambientale e lo sviluppo economico di Sicilia e Calabria, portando a una riduzione dei tempi di viaggio e delle emissioni inquinanti.




