Questa mattina un rottweiler ha aggredito una signora nel pisano: si tratta del secondo caso in due giorni
Un nuovo grave episodio di aggressione da parte di un cane si è verificato questa mattina in via del Marmigliaio, nel territorio pisano. Una donna di 50 anni è stata ferita gravemente al volto da un rottweiler di proprietà familiare, che si è scagliato contro di lei senza apparente motivo. La vittima è stata immediatamente trasportata in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale di Cisanello, dove è attualmente ricoverata per le cure del caso.
Secondo caso in pochi giorni nella zona toscana
Nella mattina del primo luglio, al Lido delle Sirene, frazione di Lavinio, vicino ad Anzio, invece, due fratellini di 8 e 10 anni sono stati attaccati da un rottweiler maschio all’interno di una villetta. I bambini hanno riportato ferite serie: uno è stato morso alla schiena, l’altro ha subito gravi lesioni alla testa. Entrambi sono stati trasportati d’urgenza in ospedale.
Negli scorsi giorni si erano verificati altri casi di aggressioni canine in Toscana: ad Agliana, in provincia di Pistoia, un pitbull ha attaccato una bambina di due anni e la nonna, mentre a Marina di Bibbona, nel Livornese, una bambina di quindici mesi è stata morsa in un campeggio. Questi episodi stanno destando crescente preoccupazione tra le autorità sanitarie e le forze dell’ordine, che stanno indagando sulle dinamiche di questi attacchi.
Indagini in corso e raccomandazioni
Le cause dell’aggressione alla donna di Pisa sono ancora in fase di accertamento. Le forze dell’ordine hanno avviato i rilievi sul posto per comprendere le motivazioni del comportamento del cane, mentre i medici monitorano attentamente le condizioni della vittima. Nel frattempo, si raccomanda ai cittadini di mantenere la massima attenzione e di adottare tutte le precauzioni necessarie nel gestire animali di grossa taglia, specialmente razze come rottweiler e pitbull.
Il susseguirsi di questi eventi ha riportato al centro del dibattito pubblico la questione della sicurezza e della responsabilità nella detenzione di cani di grossa mole, sollevando anche interrogativi sulle normative vigenti e sulla necessità di un controllo più stringente.






