Roma, 18 agosto 2025 – La città di Roma ha accolto oggi la camera ardente di Pippo Baudo, allestita al Teatro delle Vittorie, dove numerose personalità del mondo dello spettacolo e della cultura si sono riunite per rendere omaggio al leggendario conduttore televisivo scomparso il 16 agosto scorso. Tra i presenti, spiccano le parole di Fiorello, che ha espresso con orgoglio la sua appartenenza alla terra siciliana, la stessa di Baudo, e ha scherzato sull’idea di erigere una statua del maestro al posto del celebre cavallo della Rai in viale Mazzini.
Le parole di Fiorello: un omaggio alla carriera di Baudo
Rosario Fiorello, noto showman siciliano, ha condiviso con emozione il ricordo del passato, sottolineando il valore di Baudo per la televisione italiana e per la Rai in particolare. “Per noi siciliani è sempre stato un vanto, un orgoglio venire dalla stessa regione di Baudo, sapere di essere siciliani come lui”, ha detto Fiorello uscendo dalla camera ardente. Ricordando gli anni in cui seguiva Baudo su Antenna Sicilia e il Festival della canzone siciliana, ha ribadito: “Baudo ha scritto pagine della storia della televisione. Non c’è un aggettivo per descrivere appieno cosa rappresenta lui per la tv italiana e soprattutto per la Rai che gli deve moltissimo”.
Con un tocco di ironia, Fiorello ha poi proposto: “Ho sentito che vorrebbero fare una sua statua a Sanremo, la dovrebbero fare a viale Mazzini, dove sta il cavallo. Baudo ha tracciato un solco enorme che tutti noi abbiamo seguito”. Le sue parole hanno colto nel segno, sintetizzando il profondo legame tra Baudo e la televisione pubblica italiana.
Il ricordo degli altri protagonisti della televisione
Alla camera ardente sono intervenuti anche altri volti noti del piccolo schermo. Carlo Conti ha definito Baudo “un faro, un punto di riferimento importantissimo” e ha sottolineato come sia stato un pioniere nel trasformare il ruolo del presentatore in quello di conduttore capace di dettare i tempi del programma. “Impossibile essere un suo erede”, ha dichiarato Conti, che ha accolto con onore la notizia che il camerino principale dell’Ariston sarà intitolato proprio a Pippo Baudo.
Anche Max Giusti ha voluto ricordare Baudo come una figura che ha “accompagnato un Paese”, capace di essere sempre disponibile e vicino a chi aveva bisogno di un consiglio. L’attore e conduttore ha raccontato con affetto i suoi primi passi in televisione proprio sotto la guida di Baudo, che riceveva i giovani artisti con semplicità e umanità.
Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha reso omaggio a Baudo definendolo “la migliore televisione italiana”, uno showman che mai ha rinunciato ai canoni del servizio pubblico. Ha sottolineato il forte legame tra Baudo e la Rai, definendolo “l’anima” dell’azienda e lodando la sobrietà e la forza istituzionale dell’allestimento della camera ardente.
Anche il cantautore Eros Ramazzotti, che vinse il Festival di Sanremo nella 13ª edizione presentata da Baudo, ha espresso il suo dolore con poche parole: “Il migliore, il migliore, è dura…”.
Infine, l’attore Lino Banfi ha ricordato con nostalgia il loro gruppo scherzoso delle ‘4 B del ’36’ – Banfi, Baudo, Bergoglio e Berlusconi – sottolineando con rammarico di essere rimasto l’unico superstite.
Addio a Pippo Baudo, il ricordo di Edoardo Vianello
Continuano a moltiplicarsi i messaggi di affetto e riconoscenza per Pippo Baudo, nella camera ardente allestita al Teatro delle Vittorie. Edoardo Vianello lo ha definito “una fonte inesauribile di informazioni e consigli”, ricordando come il conduttore fosse capace di parlare di tutto, arricchendo ogni conversazione di riflessioni e aneddoti. Tra i ricordi più vividi, una cena interrotta dai racconti di Baudo sui protagonisti dello spettacolo: “Eravamo con il cucchiaio in mano, pronti a iniziare la pasta e fagioli, ma lui cominciò a parlare di Lauretta Masiero e Lina Volonghi. Non avevamo il coraggio di mangiare, sembrava scorretto fermarlo”, ha raccontato sorridendo Vianello. Baudo, ha aggiunto, sapeva anche indirizzare le letture: “Mi fece scoprire Camilleri” e non mancava di dare risposte profonde a domande difficili, come quando osservò che Giuseppe Verdi fu tra i pochi artisti a esprimere il meglio di sé nella fase finale della carriera. L’ultimo incontro tra i due risale al Festival del Jazz di Bologna: “Era affaticato, ma appena salito sul palco sembrava rinato”.
Roncato su Baudo: “È come se fosse scomparso un parente”
Alla camera ardente è arrivato anche Andrea Roncato, che ha descritto il rapporto con Baudo come familiare: “Quando veniva a Bologna dormiva da noi. Per me non è scomparso solo un grande della televisione, ma un parente. Mi ha insegnato a rispettare il pubblico: sono loro che ti danno da mangiare, bisogna essere felici quando ti chiedono un selfie”. E, proprio mentre lo raccontava, si è prestato con un sorriso a una foto con un fan.
Laura Pausini: “Mi ha cambiato la vita”
Tra le personalità giunte al Teatro delle Vittorie anche Laura Pausini, accompagnata da Paola Cortellesi e Riccardo Milani, con un mazzo di rose bianche. “Mi ha cambiato la vita – ha detto con la voce rotta dall’emozione – ha regalato a me e alla mia famiglia un sogno”. Pochi istanti prima avevano fatto ingresso, mano nella mano, Giorgia e Gianni Morandi, entrambi visibilmente commossi.






