Roma, 3 dicembre 2025 – Nel giorno della commemorazione di Nicola Pietrangeli, scomparso lo scorso 1° dicembre, si sono tenute al Foro Italico di Roma, presso il campo a lui intitolato, le celebrazioni che hanno visto protagonisti i capitani delle nazionali di tennis maschile e femminile, Filippo Volandri e Tatiana Garbin. Entrambi hanno voluto ricordare con commozione e stima l’icona del tennis italiano, sottolineandone l’importanza storica e il profondo legame con la Coppa Davis e lo sport azzurro.
Volandri: “Una gioia e una sofferenza, ma Nicola ci ha insegnato ad amare la Davis”
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Filippo Volandri, attuale capitano della nazionale maschile, ha descritto Pietrangeli come una figura fondamentale per il tennis italiano. “La Davis è stata una gioia e una sofferenza. Nicola ci voleva essere sempre, anche quando non riusciva a fare le scale, si arrabbiava”, ha raccontato. Volandri ha evidenziato come Pietrangeli abbia trasmesso ai giocatori l’amore per la maglia azzurra e il valore della competizione per la nazionale, ricordando con affetto la gestione che portò alla prima storica vittoria italiana in Coppa Davis nel 1976, un traguardo che sembrava quasi atteso dal campione romano. “La parola più adatta per definirlo è stata una icona, dal tennis elegante”, ha concluso.
Garbin: “Un’eredità di eleganza, sportività e sorriso”
Anche Tatiana Garbin, capitano della squadra femminile, ha voluto sottolineare il ruolo unificante di Pietrangeli nel mondo del tennis, capace di connettere generazioni diverse. “Ci lascia un’eredità importante fatta di eleganza, sportività e soprattutto il sorriso”, ha detto. Garbin ha ricordato come Pietrangeli non si prendesse mai troppo sul serio e fosse sempre attento a chi si trovava in difficoltà. “Lui e Lea Pericoli hanno acceso la luce del tennis nel cuore e nelle case degli italiani”, ha aggiunto, riportando anche un aneddoto sul loro rapporto e sulla cura verso il gioco: “Lea gli chiedeva consigli, soprattutto sulle palle corte, un consiglio che porto sempre nel mio cuore”.
Nicola Pietrangeli, nato a Tunisi nel 1933 e trasferitosi in Italia, è stato uno dei più grandi tennisti italiani di tutti i tempi. Primo italiano nella International Tennis Hall of Fame, ha vinto due edizioni del Roland Garros (1959, 1960), due volte gli Internazionali d’Italia e ha detenuto per anni il record mondiale di partite disputate e vinte in Coppa Davis. Da capitano, ha guidato l’Italia alla vittoria storica della Davis nel 1976. La sua figura è rimasta legata al Foro Italico, dove nel 2006 è stato intitolato a lui uno dei campi più prestigiosi del tennis italiano, confermando così la sua eredità nel cuore dello sport nazionale.
Fonte: Pasquale Luigi Pellicone - Pietrangeli, Volandri: "Una icona Davis", Garbin: "Lo porto nel cuore"





