Roma, 23 dicembre 2025 – Pier Silvio Berlusconi, vicepresidente e amministratore delegato di MFE – MediaForEurope, traccia un bilancio positivo del 2025 per il gruppo Mediaset e delinea le sfide future in un’intervista esclusiva al Tg5, in onda oggi alle 20.00. Dopo sette anni di impegno, il gruppo ha raggiunto una dimensione multinazionale, con una presenza consolidata in sei Paesi europei e un’audience che supera i 220 milioni di persone. Tuttavia, l’ad avverte che il percorso di crescita richiede continua evoluzione per affrontare un mercato in rapido cambiamento.
Berlusconi e un 2025 di crescita e innovazione per Mediaset
Pier Silvio Berlusconi definisce il 2025 un anno “straordinario” per MediaForEurope, che è diventata “l’unica multinazionale italiana nel mondo dei media”. Questa crescita è frutto di “determinazione e coraggio” e ha permesso a Mediaset di consolidare la sua presenza su ben sei mercati: Italia, Spagna, Germania, Austria, Svizzera e Portogallo.

Nonostante i successi, l’ad sottolinea la complessità del settore, dominato dalla pressione della concorrenza dei colossi del web, spesso privi di regole chiare. Tuttavia, Mediaset si distingue per una strategia di assunzioni e investimenti nel capitale umano: “Stiamo andando in controtendenza rispetto a tutti i broadcaster europei che licenziano. Solo nell’ultimo anno abbiamo assunto più di 250 giovani sotto i 30 anni tra Italia e Spagna”.
Un elemento chiave del successo è stato il miglioramento degli ascolti in Italia, con Canale 5 che ha registrato dati in crescita e che, per il terzo anno consecutivo, ha superato la Rai in termini di share giornaliero. Tra i programmi di punta, spicca il fenomeno della Ruota della Fortuna, che continua a ottenere ascolti straordinari, un risultato che secondo Berlusconi non si vedeva da decenni in Italia.
Palinsesti 2025-2026: novità e investimenti sui nuovi volti
La stagione televisiva 2025-2026 si presenta ricca di novità, con una profonda evoluzione dei palinsesti Mediaset annunciata dallo stesso Pier Silvio Berlusconi insieme ai direttori Mauro Crippa e Federico Di Chio. Tra i cambiamenti più significativi, spicca la trasformazione di Pomeriggio 5, che adotterà una formula più orientata all’attualità, con Gianluigi Nuzzi alla conduzione, subentrando a Myrta Merlino. Nuzzi conserverà anche il suo programma storico, Quarto Grado, su Rete 4.
La seconda serata di Canale 5 si arricchirà di nuovi spazi di approfondimento giornalistico: il venerdì notte sarà dedicato a Bianca Berlinguer con un programma di inchieste e reportage, mentre la domenica notte vedrà Federico Rampini alla guida di Risiko. Rete 4 punta su nuovi volti come Nicola Porro, che condurrà una striscia quotidiana alle 19, e Tommaso Labate, impegnato nel progetto Real Politik.
Sul fronte dell’intrattenimento, Canale 5 sperimenta con la fascia preserale, puntando su Max Giusti, che debutterà in un nuovo programma ancora in fase di definizione. Inoltre, si confermano programmi di successo come Striscia la Notizia, che tornerà in prima serata con una veste rinnovata, e la collaborazione tra Silvia Toffanin e Maria De Filippi, con un nuovo ciclo di This is me e speciali di Verissimo in prima serata.
Importanti novità anche nel comparto dei reality show: dopo la prima edizione, si prepara una nuova versione del Grande Fratello con un cast misto di vip e concorrenti non famosi, mentre a primavera è previsto il ritorno di Isola dei Famosi. Mediaset conferma la sua attenzione verso i programmi di fiction, con produzioni attese come Alex Bravo con Marco Bocci e Il Don, un progetto su un prete di periferia.
Visione europea e sfida globale
Sul piano strategico, Pier Silvio Berlusconi esprime il suo auspicio per un’Europa più coesa e forte: “Mi auguro che ci sia più consapevolezza e cooperazione fra i Paesi per far sì che l’Europa esista, cresca e sappia difendersi nel contesto economico mondiale”. L’ad sottolinea come i singoli Stati europei da soli siano troppo piccoli per competere con le grandi potenze globali, e che questa sfida riguarda non solo le imprese ma anche le famiglie, poiché la salute dell’industria influisce direttamente sul benessere sociale.
Berlusconi ribadisce l’importanza di una televisione generalista che mantenga radici nazionali e locali: “La televisione deve essere come un piatto cucinato nel proprio territorio – italiano in Italia, tedesco in Germania”. Questa visione si traduce in una programmazione che valorizza l’informazione e l’intrattenimento con un forte legame col territorio, elementi che costituiscono il cuore dell’offerta Mediaset anche a livello europeo.
L’imprenditore rilancia con fiducia la sfida di mantenere e rafforzare la posizione di Mediaset in un mercato in profonda trasformazione, puntando sulla qualità dei contenuti, l’innovazione e la capacità di attrarre giovani talenti in un settore che richiede costante adattamento e coraggio.






