È morto uno dei due ragazzi dispersi dal primo pomeriggio di oggi nel fiume Piave, mentre l’amico è riuscito a salvarsi: i dettagli
Tragico epilogo per uno dei due giovani dispersi nel fiume Piave nel pomeriggio di oggi. La vittima è un ragazzo di 21 anni, di origine equadoregna e residente in provincia di Pordenone. Il secondo giovane, che si era tuffato insieme all’amico, è invece riuscito a salvarsi. Le operazioni di recupero del corpo sono in corso da parte dei vigili del fuoco, mentre le ricerche si sono concentrate tra le rive di Fagarè di San Biagio di Callalta e Ponte di Piave.
L’intervento dei soccorsi e la dinamica dell’incidente
L’allarme è stato lanciato da un’amica che era con i due ragazzi e che, non vedendoli più riemergere dall’acqua, ha immediatamente segnalato la loro scomparsa. I vigili del fuoco sono intervenuti tempestivamente per le operazioni di ricerca e recupero, impegnandosi nella delicata attività tra i punti indicati lungo il fiume Piave. La zona, caratterizzata da acque spesso impetuose soprattutto in questo periodo dell’anno, rappresenta una sfida per i soccorritori.
Il contesto del fiume Piave
Il Piave è un fiume di rilievo nel Veneto e nel Friuli-Venezia Giulia, lungo oltre 230 km, conosciuto come “fiume Sacro alla Patria” per il suo ruolo storico durante la Prima Guerra Mondiale. Nasce dalle Alpi Carniche e attraversa diverse località prima di sfociare nel Mare Adriatico. Il tratto interessato dall’incidente si trova nel cuore della pianura veneta, nei pressi di Treviso, città capoluogo ricca di storia e tradizioni, situata a pochi chilometri dal fiume. Il Piave è noto per la sua portata variabile e per le acque a volte turbolente, che richiedono particolare attenzione da parte di chi si avventura nelle sue acque.
L’episodio odierno riporta l’attenzione sulle condizioni di sicurezza e sulle difficoltà di intervento in contesti fluviali spesso insidiosi, soprattutto nel periodo estivo, quando il fiume è meta di giovani in cerca di refrigerio. Le autorità proseguono nelle indagini e nelle attività di controllo per prevenire ulteriori tragedie.






